Si concluderà domani con il Giubileo delle corali in Vaticano una settimana caratterizzata da varie iniziative di formazione, rivolte a coloro che si occupano dell’animazione delle celebrazioni liturgiche. Lunedì scorso, Papa Leone ha ricevuto in Vaticano i partecipanti al corso internazionale per responsabili delle celebrazioni liturgiche diocesane, organizzato dal Pontificio Istituto Liturgico di Sant’Anselmo. Novanta partecipanti da 18 Paesi si sono ritrovati nella Sala del Concistoro per avviare i lavori con l’ascolto dell’intervento di Papa Leone XIV. Il Pontefice ha sottolineato l’importanza della formazione liturgica rivolta a tutti, la necessità di curare la proclamazione della Parola (per esempio cantando il salmo responsoriale), i segni liturgici, i riti e i gesti.
Il corso ha visto alternarsi docenti di varie nazionalità, che hanno offerto approfondimenti teologici sul tema, ripercorso le attuali sfide della pastorale liturgica e proposto alcuni suggerimenti. Si è approfondito il compito dei direttori degli uffici di pastorale liturgica, partendo dalla riflessione teologica e affrontando vari temi: la composizione dei calendari propri, la pietà popolare, la costruzione e l’adeguamento delle chiese, le vesti liturgiche e la suppellettile. I laboratori hanno aiutato i partecipanti a confrontarsi e riflettere insieme, per avviare l’elaborazione di buone prassi, da riproporre in diocesi. Particolarmente apprezzato l’intervento sulla musica sacra e liturgica, che ha offerto ai partecipanti l’opportunità di esaminare la reale situazione del canto nella liturgia e ha sottolineato l’importanza della formazione musicale e della presa di coscienza che la liturgia è sempre preghiera cantata.
Il corso si è concluso giovedì. Nel pomeriggio, nella basilica di Santa Maria in Traspontina, è stato presentato un piccolo volume, disponibile in italiano, spagnolo, catalano e portoghese, intitolato “Itinerario mistagogico sulla Messa” (M. Marelli – G. Midili, Ediz. CPL). Nella presentazione è emersa la necessità di riprendere la formazione liturgica e di accompagnare i fedeli nella comprensione dei riti e dei segni che caratterizzano la liturgia attraverso uno stile mistagogico. La sfida consiste nel curare le proposte racchiuse nel Messale e trasformarle in prassi celebrativa di ogni Eucaristia domenicale, aiutando i fedeli a svolgere servizi e ministeri in maniera naturale, senza percepirli come proprietà personale o un’incombenza da evitare.
La presentazione dell’Itinerario è stata l’occasione per ribadire l’importanza della musica come parte integrante dell’azione liturgica e di passare dal cantare nella Messa al cantare la Messa, riconoscendo che eseguire le parti in canto è fondamentale per una piena consapevolezza dell’evento celebrativo, inteso come incontro con il Signore. Infatti, il canto è segno della gioia del cuore (cf. At 2,46) e “il cantare è proprio di chi ama”, come dice sant’Agostino.
Le corali presenti a Roma per il Giubileo vivranno le iniziative di questi giorni per approfondire il loro percorso di fede e riscoprire l’esperienza del canto come ministero a servizio della liturgia e delle comunità, di cui sono nucleo integrante. Il coro fa parte dell’assemblea e svolge in essa un compito prezioso, senza estraniarsi, ma anzi animandola dall’interno e mettendo a servizio di tutti il dono del canto e la capacità dell’animazione musicale. Le corali offriranno il loro servizio anche in molte celebrazioni nelle parrocchie romane e proporranno momenti di preghiera in canto in molte chiese del centro storico, trasformando la città in una grande basilica a cielo aperto, da cui sale l’inno di ringraziamento al Signore, che ci ha ammessi a esercitare nel canto il servizio sacerdotale del popolo di Dio.