In Campania nasce un gruppo d’acquisto tra le diocesi: risparmio, consulenza e sinodalità al servizio delle parrocchie

Scritto il 05/07/2025
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Un cammino sinodale che passa anche attraverso l’amministrazione, la gestione delle risorse, l’efficienza degli acquisti. È in questa direzione che si muove il neonato Gruppo di acquisto regionale (Gar) delle diocesi campane, un’iniziativa condivisa da 21 diocesi della regione per acquistare insieme beni e servizi – a cominciare da luce e gas – in modo più equo, trasparente ed efficace.
L’idea nasce guardando a un’esperienza consolidata: quella dell’arcidiocesi di Milano, che da tempo ha istituito un proprio gruppo d’acquisto per le forniture energetiche, esteso poi ad altri settori. A partire dal racconto di questa esperienza ai convegni nazionali degli economi, gli economi campani hanno avviato un confronto che ha condotto alla nascita di un progetto comune. “Ci siamo interrogati – spiega il vicepresidente, don Antonio Calandriello – se anche noi, mettendoci insieme, potevamo intraprendere un percorso analogo. È stato un confronto sinodale, paziente e condiviso”.

Il 14 maggio 2025, presso la sede della Conferenza episcopale campana a Pompei, è stato sottoscritto dai vescovi campani davanti a un notaio l’atto costitutivo del Gar Campano, una società a responsabilità limitata (Srl) in cui ciascuna diocesi è socia a pari titolo, senza distinzioni di dimensione, risorse o potere. Una scelta non solo tecnica, ma ispirata a una visione ecclesiale di comunione e corresponsabilità. Il consiglio di amministrazione è composto da cinque economi diocesani. Presidente è Salvatore D’Amato, economo della diocesi di Nocera Inferiore-Sarno, dove ha sede anche la sede legale e la segreteria generale del gruppo. Vicepresidente è l’economo della diocesi di Teggiano-Policastro, don Antonio Calandriello. Gli altri membri provengono dalle diocesi di Napoli, Ischia e Aversa (Davide De Rosa, Arcangelo Patalano e don Gaetano Rosiello).

La nascita del gruppo d’acquisto campano è sostenuta e accompagnata anche dalla Cei, attraverso l’Ufficio nazionale Economato e Amministrazione e quello per i problemi giuridici. Fondamentale il contributo della diocesi di Milano, che affiancherà le diocesi campane nei primi tre anni del progetto, fornendo supporto tecnico e formativo e mettendo a disposizione la propria piattaforma operativa.

Come funziona, concretamente, un gruppo d’acquisto in ambito ecclesiale?
“Ogni diocesi – spiega il vicepresidente –, attraverso l’economo, raccoglie i dati relativi ai consumi e alle utenze delle proprie parrocchie. E fa firmare il mandato ai parroci in favore del Gar per l’acquisto dell’energia. Gli economi fanno da intermediari tra le parrocchie e la segreteria generale del Gar, che poi si interfaccia con la piattaforma di Milano”. L’obiettivo è stipulare un unico accordo per l’acquisto di energia elettrica e gas, attraverso la partecipazione delle compagnie a bandi di gara annuali, emessi dal Gar. Così si centralizza la contrattazione e si ottengono condizioni più vantaggiose.

Ma, precisa con forza il promotore, “il primo obiettivo non è il risparmio, ma la consulenza e il supporto ai parroci, in particolare a quelli che si trovano in situazioni di difficoltà gestionale”.

L’economo non è solo un tecnico, ma anche una figura di raccordo, un alleato che accompagna i parroci nella gestione quotidiana delle risorse, spesso in contesti complessi o poco strutturati. “In queste situazioni – continua – è un supporto prezioso. Si tratta di un percorso educativo e formativo che vogliamo fare insieme. Ciò che conta davvero è lo spirito sinodale che anima tutto il progetto. Il Gar nasce per farci camminare insieme, come Chiesa”.

Il primo incontro formativo del Gar si è tenuto lo scorso 25 giugno e ha visto la partecipazione di Daniele Ferrari, amministratore unico del gruppo d’acquisto della diocesi di Milano. È stata un’occasione preziosa non solo per apprendere modelli e metodi, ma anche per porre domande, condividere dubbi, avanzare proposte. “Siamo solo all’inizio – concludono gli organizzatori –. Ma stiamo costruendo giorno per giorno un’esperienza ecclesiale che coniuga Vangelo e buona prassi amministrativa. Una Chiesa sinodale si manifesta anche attraverso queste scelte concrete, che fanno bene alle comunità grandi e piccole, in città e nelle aree interne”. Perché il risparmio può essere anche solidarietà, e la condivisione delle risorse diventa segno visibile di comunione.

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