Anna afflitta per la sterilità
Anna afflitta per la sterilità
M Mons. Vincenzo Paglia
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Lettura: 1Sam 1,1-8 | C'era un uomo di Ramatàim, un Sufita delle montagne di Èfraim, chiamato Elkanà, figlio di Ierocàm, figlio di Eliu, figlio di Tocu, figlio di Suf, l'Efraimita. Aveva due mogli, l'una chiamata Anna, l'altra Peninnà. Peninnà aveva figli, mentre Anna non ne aveva. Quest'uomo saliva ogni anno dalla sua città per prostrarsi e sacrificare al Signore degli eserciti a Silo, dove erano i due figli di Eli, Ofni e Fineès, sacerdoti del Signore. Venne il giorno in cui Elkanà offrì il sacrificio. Ora egli soleva dare alla moglie Peninnà e a tutti i figli e le figlie di lei le loro parti. Ad Anna invece dava una parte speciale, poiché egli amava Anna, sebbene il Signore ne avesse reso sterile il grembo. La sua rivale per giunta l'affliggeva con durezza a causa della sua umiliazione, perché il Signore aveva reso sterile il suo grembo. Così avveniva ogni anno: mentre saliva alla casa del Signore, quella la mortificava; allora Anna si metteva a piangere e non voleva mangiare. Elkanà, suo marito, le diceva: "Anna, perché piangi? Perché non mangi? Perché è triste il tuo cuore? Non sono forse io per te meglio di dieci figli?". 


Salmo Responsoriale

R. A te, Signore, offrirò un sacrificio di ringraziamento.

Che cosa renderò al Signore, per tutti i benefici che mi ha fatto? Alzerò il calice della salvezza e invocherò il nome del Signore.
R. A te, Signore, offrirò un sacrificio di ringraziamento.

Adempirò i miei voti al Signore, davanti a tutto il suo popolo. A te offrirò un sacrificio di ringraziamento e invocherò il nome del Signore.
R. A te, Signore, offrirò un sacrificio di ringraziamento.

Adempirò i miei voti al Signore davanti a tutto il suo popolo, negli atri della casa del Signore, in mezzo a te, Gerusalemme.
R. A te, Signore, offrirò un sacrificio di ringraziamento.


Vangelo: Mc 1,14-20 | Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: "Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo". Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: "Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini". E subito lasciarono le reti e lo seguirono. Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello, mentre anch'essi nella barca riparavano le reti. E subito li chiamò. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedeo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui.  


Il commento di Monsignor Vincenzo Paglia

Nella basilica di Santa Maria in Trastevere si prega per i malati.

1Samuele 1,1-8. Anna afflitta per la sterilità

Israele, come si narra alla fine del libro dei Giudici, è un popolo che ha perso i suoi riferimenti religiosi e per questo vive senza un orientamento morale o civile. Occupa un piccolo territorio al cui centro c’è Silo con l’arca dell’alleanza. Circondato da popoli organizzati in Stati che hanno a capo dei re, Israele chiede al Signore di avere anche lui un re che lo protegga e lo difenda dagli attacchi dei popoli vicini. Così nei libri di Samuele si descrive l’attesa e l’arrivo di un re. Sarà Davide, il quale non solo renderà saldo il Regno di Israele ma lo estenderà dall’Egitto sino all’Eufrate. Ma la storia della regalità di Davide su Israele inizia poveramente, con il racconto di una donna sterile e amareggiata di nome Anna. È l’inizio del Primo libro di Samuele. La Parola di Dio vuole mostrare che il passaggio di Israele dalle difficoltà al benessere comincia da una donna povera e sterile. La famiglia di Elkana, che pure aveva un grande passato, come si intuisce dalla genealogia, è però destinata a non avere alcun futuro. La situazione sembra senza alcuna via di uscita. Anna, inoltre, deve aggiungere alla sterilità gli insulti della rivale, Pennina, seconda moglie di Elkana. Costei, nel contesto del pasto sacrificale al santuario, probabilmente le faceva notare che a lei il marito assegnava molte parti (lo si faceva in rapporto ai figli), mentre ad Anna ne veniva data una sola. Nonostante l’amore del marito, Anna è terribilmente depressa e disperata, sino a perdere anche l’appetito. Non bastano le parole del marito. Anna comprende che solo il Signore può aiutarla. È Dio che interviene. Solo con il suo aiuto tutto può cambiare.

Preghiera per i malati