Israele è sconfitto e l’arca di Dio viene catturata
Israele è sconfitto e l’arca di Dio viene catturata
M Mons. Vincenzo Paglia
00:00
00:07

Lettura: 1Sam 4,1b-11 | La parola di Samuele giunse a tutto Israele. In quei giorni i Filistei si radunarono per combattere contro Israele. Allora Israele scese in campo contro i Filistei. Essi si accamparono presso Eben-Ezer mentre i Filistei s'erano accampati ad Afek. I Filistei si schierarono contro Israele e la battaglia divampò, ma Israele fu sconfitto di fronte ai Filistei, e caddero sul campo, delle loro schiere, circa quattromila uomini. Quando il popolo fu rientrato nell'accampamento, gli anziani d'Israele si chiesero: "Perché ci ha sconfitti oggi il Signore di fronte ai Filistei? Andiamo a prenderci l'arca dell'alleanza del Signore a Silo, perché venga in mezzo a noi e ci liberi dalle mani dei nostri nemici". Il popolo mandò subito alcuni uomini a Silo, a prelevare l'arca dell'alleanza del Signore degli eserciti, che siede sui cherubini: c'erano con l'arca dell'alleanza di Dio i due figli di Eli, Ofni e Fineès. Non appena l'arca dell'alleanza del Signore giunse all'accampamento, gli Israeliti elevarono un urlo così forte che ne tremò la terra. Anche i Filistei udirono l'eco di quell'urlo e dissero: "Che significa quest'urlo così forte nell'accampamento degli Ebrei?". Poi vennero a sapere che era arrivata nel loro campo l'arca del Signore. I Filistei ne ebbero timore e si dicevano: "È venuto Dio nell'accampamento!", ed esclamavano: "Guai a noi, perché non è stato così né ieri né prima. Guai a noi! Chi ci libererà dalle mani di queste divinità così potenti? Queste divinità hanno colpito con ogni piaga l'Egitto nel deserto. Siate forti e siate uomini, o Filistei, altrimenti sarete schiavi degli Ebrei, come essi sono stati vostri schiavi. Siate uomini, dunque, e combattete!". Quindi i Filistei attaccarono battaglia, Israele fu sconfitto e ciascuno fuggì alla sua tenda. La strage fu molto grande: dalla parte d'Israele caddero trentamila fanti. In più l'arca di Dio fu presa e i due figli di Eli, Ofni e Fineès, morirono. 


Salmo Responsoriale

R. Salvaci, Signore, per la tua misericordia.

Signore, ci hai respinti e coperti di vergogna, e più non esci con le nostre schiere. Ci hai fatto fuggire di fronte agli avversari e quelli che ci odiano ci hanno depredato.
R. Salvaci, Signore, per la tua misericordia.

Hai fatto di noi il disprezzo dei nostri vicini, lo scherno e la derisione di chi ci sta intorno. Ci hai resi la favola delle genti, su di noi i popoli scuotono il capo.
R. Salvaci, Signore, per la tua misericordia.

Svégliati! Perché dormi, Signore? Déstati, non respingerci per sempre! Perché nascondi il tuo volto, dimentichi la nostra miseria e oppressione?
R. Salvaci, Signore, per la tua misericordia.


Vangelo: Mc 1,40-45 | Venne da lui un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: "Se vuoi, puoi purificarmi!". Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: "Lo voglio, sii purificato!". E subito la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato. E, ammonendolo severamente, lo cacciò via subito e gli disse: "Guarda di non dire niente a nessuno; va', invece, a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha prescritto, come testimonianza per loro". Ma quello si allontanò e si mise a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma rimaneva fuori, in luoghi deserti; e venivano a lui da ogni parte. 


Il commento di Monsignor Vincenzo Paglia

Festa del Cristo nero di Esquipulas, in Guatemala, venerato in tutto il Centro America.

1Samuele 4,1b-11. Israele è sconfitto e l’arca di Dio viene catturata

Il brano narra del primo scontro tra i filistei, veri padroni del paese, e gli israeliti. Gli anziani di Israele comprendono che la disfatta si deve all’assenza dell’arca tra il popolo. E quando il popolo vede che l’arca torna in mezzo a loro, gridano per l’entusiasmo in maniera così forte da impensierire i filistei che odono quell’urlo di Israele. Hanno timore del Dio di Israele. Non ne conoscono il nome, ma capiscono che la sua potenza è ora presente in Israele, contro di loro. I filistei interpretano correttamente la storia e la fede di Israele e ricordano con terrore quel che accadde agli egiziani. Ma non si arrendono. Al contrario, la paura di essere sottomessi dagli israeliti, fa ritrovare loro il coraggio e l’audacia. I filistei intrapresero la battaglia e vinsero una seconda volta. Anche l’arca, nella quale Israele riponeva la sua fiducia e dinanzi alla quale i filistei avevano tremato di paura, non ha potuto salvare Israele dalla sconfitta. Tutta la Scrittura mostra che Dio vuole essere amato e non semplicemente obbedito o, peggio ancora, usato per i propri scopi. La cattura dell’arca e l’uccisione dei due figli di Eli, responsabili del suo trasporto, mostra che non bastava un’adesione esteriore al Signore se il cuore e i comportamenti erano lontani dalla sua Parola. Se il cuore è lontano, la presenza o l’assenza dell’arca non comporta nessun cambiamento: Israele viene sconfitto. La fede, nella intera tradizione biblica, si sostanzia in un legame d’amore prima ancora che su osservazioni legali o su pratiche rituali. L’arca è sì il luogo della presenza di Dio, ma al credente si richiede quel rapporto filiale con il Signore che l’arca favorisce ma non può sostituire.

Preghiera per la Chiesa