Destinati a essere lode e gloria di Dio
Destinati a essere lode e gloria di Dio
M Mons. Vincenzo Paglia
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Leggi le letture del giorno e il commento di Monsignor Vincenzo Paglia


Lettura 


Salmo Responsoriale


Vangelo  


Il commento di Monsignor Vincenzo Paglia

Memoria della deportazione degli ebrei di Roma durante la seconda guerra mondiale.

Efesini 1,11-14. Destinati a essere lode e gloria di Dio

L’apostolo in questo passaggio della Lettera si rivolge – sebbene in poche righe – prima ai cristiani provenienti dall’ebraismo, a quelli cioè che hanno «già prima sperato in Cristo», dicendo loro che sono stati coinvolti nel grande disegno della salvezza per mezzo di Gesù, e immediatamente dopo anche agli altri cristiani – usa il termine «voi» –, a quelli che hanno aderito alla fede «dopo aver ascoltato la parola della verità, il Vangelo della vostra salvezza». La differenza della provenienza non li distingue all’interno della comunità: la salvezza si è riversata su tutti. E ogni muro di divisione è abbattuto. In Dio «non vi è preferenza di persone» (Ef 6,9), scriverà più avanti nella Lettera. In questo primo capitolo l’apostolo vuole mostrare a tutti il disegno cosmico della salvezza che riguarda sia la creazione, potremmo dire la terra come “casa comune”, e la comunità dei redenti riconciliata che deve abitare questa casa, l’inizio della famiglia dei popoli che la Chiesa vive già come profezia. Il Concilio Vaticano II vede la Chiesa come sacramento di unità di tutti i popoli: «Segno e strumento dell’unità del genere umano». E Cristo è l’autore della riconciliazione universale. Tale visione parla in maniera particolarmente forte in questo tempo, mentre assistiamo a un irresponsabile deturpamento del creato come anche a un altrettanto irresponsabile frammentazione della famiglia umana nell’illusoria speranza che ci si possa salvare in maniera individuale. La tragedia della pandemia che si è abbattuta sull’intera umanità ci ha mostrato che nessuno si salva da solo. La fede in Cristo ci rende tutti «eredi» dell’unica salvezza, ossia dell’unico disegno di Dio che è la salvezza della famiglia umana e l’avvento di cieli nuovi e terra nuova. È il richiamo provvidenziale della enciclica Fratelli tutti di papa Francesco. Di questa nostra comune destinazione abbiamo sin da ora la «caparra» attraverso lo Spirito Santo. La forza dell’amore di Dio spinge verso la comunione tra tutti. Fin dalla creazione siamo stati fatti a immagine e somiglianza di Dio.

Preghiera della santa croce