Leggi le letture del giorno e il commento di Monsignor Vincenzo Paglia
Lettura
Salmo Responsoriale
Vangelo
Il commento di Monsignor Vincenzo Paglia
Nella basilica di Santa Maria in Trastevere si prega per i malati.
Galati 1,6-12. Paolo ha ricevuto il Vangelo per rivelazione di Cristo
Paolo scrive alle «Chiese della Galazia» – la regione centrale dell’attuale Turchia – e si presenta sottolineando in maniera particolare la sua autorità di apostolo. Scrive loro perché è preoccupato per l’errore nel quale sono caduti. Alcuni cattivi maestri, infatti, li hanno convinti a passare a un altro Vangelo rispetto a quello che lui aveva loro predicato, ossia che la salvezza è data solamente dalla fede in Gesù, unico Salvatore. L’apostolo è deciso a conservare l’integrità del «Vangelo di Cristo». Lui stesso – afferma l’apostolo – è il primo a obbedire al Vangelo ricevuto da Gesù Cristo. È falso perciò quello che i cattivi maestri vogliono far credere di lui per screditarlo, ossia che egli ha voluto solo «piacere agli uomini». L’apostolo con decisione rivendica di voler «piacere a Dio soltanto», appunto perché predica solo ciò che ha ricevuto da Gesù stesso. Se così non fosse – scrive l’apostolo – «non sarei servitore di Cristo!». Per Paolo, l’inviato di Cristo è chiamato a servirlo, ossia ad amministrare la ricchezza e la novità della fede in Cristo come unico salvatore. Chi non accetta la fede, in realtà non accetta Gesù come suo salvatore. Non è un problema di semplice dottrina, ma di scelta di avere fiducia solo in Gesù che salva. Essere “schiavo di Cristo” significa obbedire a lui e adempiere il compito che affida a ogni discepolo. Per Paolo il compito è anzitutto «comunicare il Vangelo», come scrive sempre ai corinzi: «Annunciare il Vangelo non è per me un vanto, perché è una necessità che mi si impone: guai a me se non annuncio il Vangelo!» (1Cor 9,16).
Preghiera per i malati

