Leggi le letture del giorno e il commento di Monsignor Vincenzo Paglia
Lettura
Salmo Responsoriale
Vangelo
Il commento di Monsignor Vincenzo Paglia
Apocalisse 14,14-19. Gli angeli del giudizio
Giovanni vede una nuova scena: sei angeli con al centro il Cristo che ha sulla testa una corona e nella mano una falce: è il Signore, giudice della storia. Si annuncia e si prepara il giudizio universale. Già il profeta Gioele aveva descritto «il giorno del Signore» nella Valle della Decisione: «Date mano alla falce, perché la messe è matura; venite, pigiate, perché il torchio è pieno e i tini traboccano, poiché grande è la loro malvagità!». E Gesù stesso più volte ne aveva parlato nei termini di vendemmia e di mietitura. Il primo angelo avverte che il giudizio è alle porte e reca «un Vangelo eterno». Non è il «piccolo libro», riservato ai discepoli, ma è l’annuncio del primato di Dio e dell’amore sulla vita degli uomini: «Temete Dio e dategli gloria!». Potremmo tradurre: «Chi si lascia guidare dall’amore, costui sarà salvo». È quel che leggiamo nel giudizio finale riportato da Matteo al capitolo 25. Il «Vangelo eterno» è il Vangelo universale dell’amore, a cui possiamo unire la seconda beatitudine che l’apostolo pone nell’Apocalisse: «Beati i morti che muoiono nel Signore» perché ad essi è dato il regno dei cieli. La storia umana non è uno scorrere senza senso e neppure un itinerario senza luce. La storia nasce dall’amore di Dio e nel suo amore trova il suo fine. Il resto, tutto ciò che non è da Dio, tutto ciò che non è amore, viene mietuto, falciato e bruciato, iniziando da Babilonia, la città prostituita. Essa infatti viene precipitata; e chiunque si è lasciato sedurre dalla Bestia verrà dilaniato dai tormenti. Ma Cristo, che ha versato il suo sangue fuori della città, diviene fonte di salvezza per coloro che lo accolgono. La salvezza viene da lui, basta accoglierla.
Preghiera con Maria, madre del Signore

