La rivelazione
La rivelazione
M Mons. Vincenzo Paglia
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Leggi le letture del giorno e il commento di Monsignor Vincenzo Paglia


Lettura 


Salmo Responsoriale


Vangelo  


Il commento di Monsignor Vincenzo Paglia

Nella basilica di Santa Maria in Trastevere si prega per la pace.

Apocalisse 1,1-5a.2,1-5a. La rivelazione

In queste due ultime settimane dell’anno liturgico, la liturgia ci accompagna nella lettura dell’Apocalisse (termine greco che significa «rivelazione»). In realtà, l’intera Sacra Scrittura è una rivelazione, uno svelamento del mistero di amore di Dio per noi. Il libro – come nota l’autore, che la tradizione vuole sia Giovanni – è anche una “profezia” nel senso che svela il senso della vita, ossia quel filo rosso dell’amore di Dio che traversa e lega il groviglio della vicenda umana fino al suo compimento nel cielo. È rivelazione anche della destinazione della storia, sia dell’umanità che della creazione. In tal senso la tradizione cristiana lega l’ultimo libro della Bibbia al primo, come al suo compimento. È qui la ragione della sua lettura in queste ultime settimane dell’anno liturgico. E chiede a noi di ascoltarlo come un angelo che ci parla. Giovanni, al termine del libro, usa parole simili a quelle usate all’inizio: «Il Signore, il Dio che ispira i profeti, ha mandato il suo angelo per mostrare ai suoi servi le cose che devono accadere tra breve. Ecco, io vengo presto. Beato chi custodisce le parole profetiche di questo libro». Gesù comunica a Giovanni quel che ha ricevuto dal Padre attraverso un angelo. In effetti, c’è sempre bisogno di un angelo per udire e comprendere il mistero di Dio. Tutti siamo invitati a uscire da noi stessi e a metterci in ascolto di un Altro. Il Signore invia sempre un angelo che ci parla e spiega il Vangelo, perché a nostra volta possiamo comunicarlo agli altri. Giovanni all’inizio indica i destinatari della visione: le sette Chiese principali dell’Asia minore. Il numero sette suggerisce l’allargamento dell’orizzonte a tutte le Chiese. E si rivolge loro con l’autorità stessa di Dio. Il saluto scende dal cielo. È il saluto di pace che viene da Dio stesso, «colui che è che era e che viene», dai «sette spiriti», i quali davanti a Dio intercedono per ogni Chiesa, e da Gesù, «il testimone fedele».

Preghiera per la pace