La rivolta di Geroboamo e morte di Salomone
La rivolta di Geroboamo e morte di Salomone
M Mons. Vincenzo Paglia
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Lettura: 1Re 11,29-32.12,19 | In quel tempo Geroboamo, uscito da Gerusalemme, incontrò per strada il profeta Achia di Silo, che era coperto con un mantello nuovo; erano loro due soli, in campagna. Achia afferrò il mantello nuovo che indossava e lo lacerò in dodici pezzi. Quindi disse a Geroboamo: "Prenditi dieci pezzi, poiché dice il Signore, Dio d'Israele: "Ecco, strapperò il regno dalla mano di Salomone e ne darò a te dieci tribù. A lui rimarrà una tribù a causa di Davide, mio servo, e a causa di Gerusalemme, la città che ho scelto fra tutte le tribù d'Israele. Israele si ribellò alla casa di Davide fino ad oggi. 


Salmo Responsoriale

R. Sono io il Signore, tuo Dio: ascolta, popolo mio.
Oppure:
R. Fa' che ascoltiamo, Signore, la tua voce.

Ascolta, popolo mio, non ci sia in mezzo a te un dio estraneo
e non prostrarti a un dio straniero.
Sono io il Signore, tuo Dio,
che ti ha fatto salire dal paese d'Egitto.
R. Sono io il Signore, tuo Dio: ascolta, popolo mio.

Ma il mio popolo non ha ascoltato la mia voce,
Israele non mi ha obbedito:
l'ho abbandonato alla durezza del suo cuore.
Seguano pure i loro progetti!
R. Sono io il Signore, tuo Dio: ascolta, popolo mio.

Se il mio popolo mi ascoltasse!
Se Israele camminasse per le mie vie!
Subito piegherei i suoi nemici
e contro i suoi avversari volgerei la mia mano.
R. Sono io il Signore, tuo Dio: ascolta, popolo mio.


Vangelo: Mc 7,31-37 | Di nuovo, uscito dalla regione di Tiro, passando per Sidone, venne verso il mare di Galilea in pieno territorio della Decàpoli. Gli portarono un sordomuto e lo pregarono di imporgli la mano. Lo prese in disparte, lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli disse: "Effatà", cioè: "Apriti!". E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente. E comandò loro di non dirlo a nessuno. Ma più egli lo proibiva, più essi lo proclamavano e, pieni di stupore, dicevano: "Ha fatto bene ogni cosa: fa udire i sordi e fa parlare i muti!".  


Il commento di Monsignor Vincenzo Paglia

1 Re 11,29-32;12,19. La rivolta di Geroboamo e morte di Salomone

Salomone, schiavo del proprio orgoglio e quindi sordo alla Legge di Dio, aveva perso la sua vera forza e il suo vero sostegno. Il regno inizia a vacillare e a frantumarsi: sorgono nemici che ne minano la stabilità e l’unità. L’autore narra la rivolta di Geroboamo: essa non nasce dalle logiche che normalmente regolano i rapporti tra i governi; è Dio stesso che interviene. Il profeta Achia di Silo incontra Geroboamo e, con un’azione piena di simbolicità, si toglie il mantello che aveva. Lo divide in dodici pezzi e dice a Geroboamo: «Prenditi dieci pezzi, poiché dice il Signore, Dio d’Israele: “Ecco, strapperò il regno dalla mano di Salomone e ne darò a te dieci tribù. A lui rimarrà una tribù a causa di Davide, mio servo, e a causa di Gerusalemme, la città che ho scelto fra tutte le tribù d’Israele”». L’azione simbolica di Achia, che richiama l’oracolo di Samuele che ripudia Saul (1Sam 15,27-28), mostra per un verso la fedeltà di Dio che non abbandona le promesse fatte a Davide e non rinnega la decisione di «abitare» in Gerusalemme, ma dall’altra anche l’inevitabile rovina di chi non segue le vie del Signore. «Camminare sulle vie» del Signore, seguire la sua Parola, significa mettersi sui passi di quell’amore gratuito e forte del Signore che apre gli occhi e il cuore di chiunque li segue. E a Geroboamo il profeta ripete gli stessi avvertimenti perché anche lui non si allontani dalle vie del Signore se vuole avere la stabilità e l’integrità del regno. Salomone, prefigurando l’Erode dell’infanzia di Gesù, saputo del progetto cerca di uccidere Geroboamo che tuttavia si salva rifugiandosi in Egitto e vi resterà sino alla morte di Salomone.

Preghiera della santa croce