Giuseppe assume la paternità legale di Gesù
Giuseppe assume la paternità legale di Gesù
M Mons. Vincenzo Paglia
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Prima Lettura: 2Sam 7,4-5a.12-14a.16 | Ma quella stessa notte fu rivolta a Natan questa parola del Signore: "Va' e di' al mio servo Davide: Così dice il Signore: "Forse tu mi costruirai una casa, perché io vi abiti? Quando i tuoi giorni saranno compiuti e tu dormirai con i tuoi padri, io susciterò un tuo discendente dopo di te, uscito dalle tue viscere, e renderò stabile il suo regno. Egli edificherà una casa al mio nome e io renderò stabile il trono del suo regno per sempre. Io sarò per lui padre ed egli sarà per me figlio. Se farà il male, lo colpirò con verga d'uomo e con percosse di figli d'uomo. La tua casa e il tuo regno saranno saldi per sempre davanti a te, il tuo trono sarà reso stabile per sempre"". 


Salmo Responsoriale

R. In eterno durerà la sua discendenza.

Canterò in eterno l'amore del Signore,
di generazione in generazione
farò conoscere con la mia bocca la tua fedeltà,
perché ho detto: «È un amore edificato per sempre;
nel cielo rendi stabile la tua fedeltà».
R. In eterno durerà la sua discendenza.

«Ho stretto un'alleanza con il mio eletto,
ho giurato a Davide, mio servo.
Stabilirò per sempre la tua discendenza,
di generazione in generazione edificherò il tuo trono».
R. In eterno durerà la sua discendenza.

«Egli mi invocherà: "Tu sei mio padre,
mio Dio e roccia della mia salvezza".
Gli conserverò sempre il mio amore,
la mia alleanza gli sarà fedele».
R. In eterno durerà la sua discendenza.


Seconda Lettura: Rm 4,13.16-18.22 | Infatti non in virtù della Legge fu data ad Abramo, o alla sua discendenza, la promessa di diventare erede del mondo, ma in virtù della giustizia che viene dalla fede. Eredi dunque si diventa in virtù della fede, perché sia secondo la grazia, e in tal modo la promessa sia sicura per tutta la discendenza: non soltanto per quella che deriva dalla Legge, ma anche per quella che deriva dalla fede di Abramo, il quale è padre di tutti noi - come sta scritto: Ti ho costituito padre di molti popoli - davanti al Dio nel quale credette, che dà vita ai morti e chiama all'esistenza le cose che non esistono. Egli credette, saldo nella speranza contro ogni speranza, e così divenne padre di molti popoli, come gli era stato detto: Così sarà la tua discendenza. Ecco perché gli fu accreditato come giustizia.


Vangelo: Mt 1,16.18-21.24a | Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù, chiamato Cristo. Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto. Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: "Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati". Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l'angelo del Signore e prese con sé la sua sposa.


Il commento di Monsignor Vincenzo Paglia

Festa di san Giuseppe, sposo di Maria, che nell’umiltà «prese con sé il bambino». Anniversario dell’inaugurazione del ministero pastorale di papa Francesco.

Matteo 1,16.18-21.24. Giuseppe assume la paternità legale di Gesù

La Chiesa celebra oggi la festa di san Giuseppe, sposo di Maria. Egli, discendente della casa di Davide, ebbe il compito di legare Gesù alla discendenza davidica, di riassumere le figure dei patriarchi, che spesso avevano ricevuto in sogno la rivelazione di Dio, e di far ripercorrere al piccolo Gesù il cammino dell’esodo dall’Egitto alla terra promessa, inserendolo pienamente nella storia di Israele per renderlo erede delle promesse. Uomo del silenzio, Giuseppe apprese giorno dopo giorno la volontà del Signore e obbedì. Un’antica leggenda vuole che la sua morte sia avvenuta in una grande pace data da Gesù. Per questo nella tradizione occidentale si cominciò presto a invocarlo per ricevere in dono una buona morte. Le Chiese d’Oriente lo ricordano assieme a Davide e a Giacomo fratello del Signore nei giorni dopo il Natale. La sua figura, legata all’infanzia di Gesù, ci richiama l’indispensabile atteggiamento di ascolto che ogni credente deve avere, soprattutto nei momenti in cui le difficoltà sembrano prevalere. Il brano evangelico di Matteo ci narra come Giuseppe sia stato coinvolto nel mistero della nascita di Gesù. L’evangelista sembra voler sottolineare l’irregolarità di quel concepimento. Parla di Giuseppe e del dramma, doppiamente grave, da lui vissuto. Come marito “tradito”, avrebbe dovuto celebrare un divorzio ufficiale (Maria sarebbe stata così riconosciuta come adultera e, quindi, rifiutata ed emarginata dai parenti e da tutti gli abitanti del villaggio). Ovviamente anche Maria aveva pensato a queste conseguenze quando aveva ricevuto l’annuncio dell’angelo. Ciononostante, aveva obbedito. Giuseppe, da parte sua, aveva deciso di ripudiare la sua giovane sposa in segreto. C’è però un oltre di Dio che l’angelo gli rivela. Giuseppe l’ascolta e comprende quello che sta accadendo attorno a lui e dentro di lui. Diviene così discepolo del Vangelo. E l’angelo continuò: «Tu lo chiamerai Gesù». Giuseppe deve riconoscere e dire chi è quel figlio. Per questo è l’immagine del credente che sa ascoltare e sa prendere con sé Gesù. Se ascoltiamo il Vangelo, anche noi riusciremo a prendere Gesù come l’amico dei nostri giorni e di tutta la nostra vita.

Preghiera per la Chiesa