Leggi le letture del giorno e il commento di Monsignor Vincenzo Paglia
Lettura
Salmo Responsoriale
Vangelo
Il commento di Monsignor Vincenzo Paglia
2Re 17,5-8.13-15a.18. Distruzione del Regno di Samaria
Nei capitoli precedenti (dal 13 al 16) l’autore sacro narra la vicenda di otto re del Nord e quattro del Sud. L'unico evento che viene sottolineato nota con qualche attenzione è l'intervento di Acaz nel tempio di Gerusalemme, dove egli fa riprodurre un altare che aveva visto a Damasco (16, 10-18). Il testo è una sorta di omelia che narra la fine del regno del Nord. Negli anni precedenti Osea e Amos, nel nome del Signore, avevano esortato a convertirsi sia i responsabili che l’intero popolo. In seguito alla guerra siroefraimita (15,29; 16,9) il regno del Nord era diventato tributario dell’Assiria, ma quando il re del Nord, Osea, cerca l'appoggio dell'Egitto, allora Salmanassar V cinge di assedio Samaria, la cui presa (721 a.c.) viene narrata negli annali del suo successore, Sargon II. L’autore sacro non attribuisce al re Osea l’intera colpa della caduta del regno: «fece ciò che è male agli occhi del Signore, ma non come i re di Israele che erano stati prima di lui»(v. 2). C’è una storia precedente che pesa anche sul presente. La caduta del regno del nord è causata dall’idolatria e dai misfatti che ne sono susseguiti: hanno seguito la condotta dei loro padri rigettando l'alleanza e imitando i costumi dei popoli vicini. Il Signore è costretto ad intervenire scacciandoli dalla sua presenza (v. 19). Questa pagina è rivolta soprattutto a Giuda perché non sottovaluti la lezione che viene dalla caduta d'Israele. Infatti, anche se il regno del sud continua a esistere, il destino che è toccato al nord potrebbe attenderlo. Se Giuda segue gli atteggiamenti idolatrici del popolo del nord, si trova nella stessa situazione e vivrà anche lui la tragedia dell’allontanamento da Dio. E’ una lezione perenne nella vicenda biblica: non è Dio che condanna il suo popolo; è il popolo stesso che con la sua condotta idolatria si allontana da Dio e diviene preda dei lacci terribili della distruzione tesi dal principe del male.
Preghiera per i poveri

