Leggi le letture del giorno e il commento di Monsignor Vincenzo Paglia
Lettura
Salmo Responsoriale
Vangelo
Il commento di Monsignor Vincenzo Paglia
Siracide 48,1-14. Elia assunto in un turbine di fuoco
L’autore del Siracide presenta qui Elia ed Eliseo, due profeti che prefigurano la distruzione e la devastazione che attende coloro che si dimenticano di Dio. In effetti, il popolo del Signore aveva indurito il suo cuore e continuava a vivere in maniera violenta e peccaminosa. Ed ecco il profeta. Scrive il Siracide con parole forti: «Sorse Elia profeta, come un fuoco; la sua parola bruciava come fiaccola». Il Signore gli ha dato il potere sul creato e sugli uomini: fece venire carestie e fece scendere dal cielo il fuoco, risvegliò un defunto dalla morte e spinse re alla rovina, fin quando non fu assunto nel cielo. La sua profezia fu un dono per tutto il popolo. E l’autore sacro conclude scrivendo: «Beati coloro che ti hanno visto e si sono addormentati nell’amore». È la beatitudine di chi ascolta i profeti come inviati di Dio. La loro parola salva dalla perdizione. Elia ed Eliseo combatterono l’idolatria e la corruzione per riportare il popolo a ritornare sulla via del Signore. È il compito dei profeti. Anche il Battista – che Gesù paragona a Elia – era stato inviato per preparare al Signore un popolo ben disposto e «ricondurre i cuori dei padri verso i figli e i ribelli alla saggezza dei giusti» (Lc 1,17). Il Signore fa sorgere sempre profeti tra il suo popolo perché si convertano e tornino al Signore. La predicazione che riceviamo in questo tempo, e penso soprattutto a papa Francesco, davvero simile a Elia, continua a far scendere «per tre volte il fuoco» nel cuore degli uomini. Molti sono i prodigi a cui assistiamo. Non c’è un fuoco che divampa e che «riconduce i cuori dei padri verso i figli»? È il fuoco della predicazione che vuole coinvolgerci tutti nella profezia di Elia perché ogni lacerazione sia guarita e la fraternità sia ricomposta.
Preghiera per la Chiesa

