Leggi le letture del giorno e il commento di Monsignor Vincenzo Paglia
Lettura
Salmo Responsoriale
Vangelo
Il commento di Monsignor Vincenzo Paglia
Amos 5,14-15.21-24. Odiate il male e amate il bene
Le parole del profeta Amos vogliono svelare e condannare l’ipocrisia di coloro che continuano a opprimere i poveri ma pensano di essere nel giusto perché compiono un culto che segue le regole del tempio. Non può esistere un culto a Dio senza la giustizia verso i poveri. I profeti, su questo punto, sono chiarissimi e tutti concordi. C’è un disgusto di Dio davanti a un popolo che lo onora con le labbra e con i riti senza però praticare la giustizia e sollevare i poveri. Il profeta Amos è durissimo: «Io detesto, respingo le vostre feste solenni e non gradisco le vostre riunioni sacre... Piuttosto come le acque scorra il diritto e la giustizia come un torrente perenne». Si deve avere ben più presente questo appello, spesso dimenticato in un mondo che ascolta poco il grido dei poveri perché preso da se stesso e dalla ricerca affannosa di un benessere individuale. L’invito del profeta ci aiuta a trovare la via perché la nostra fede sia viva, efficace: «Cercate il bene e non il male, se volete vivere, e solo così il Signore Dio degli eserciti sarà con voi, come voi dite. Odiate il male e amate il bene e ristabilite nei tribunali il diritto». Non si può essere cristiani senza avere presenti queste parole profetiche. Non si può vivere come se il male e l’ingiustizia non esistessero. Tuttavia, non basta la denuncia. È necessario impegnarsi per il bene, lavorare per la giustizia. Il nostro amore per i poveri nasce da un diritto che essi hanno, quello di essere amati e aiutati. Compiere il bene significa adempiere il compito della creazione, che il Signore ha voluto per il bene e perché noi tutti potessimo partecipare al bene di tutti. Esiste un popolo di poveri che attendono che tutti ascoltino il loro grido e cerchino con loro il bene.
Preghiera con i santi

