Servo di tutti
Servo di tutti
M Mons. Vincenzo Paglia
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Leggi le letture del giorno e il commento di Monsignor Vincenzo Paglia


Lettura 


Salmo Responsoriale


Vangelo  


Il commento di Monsignor Vincenzo Paglia

Ricordo degli attentati terroristici del 2001 negli Stati Uniti d’America; memoria delle vittime del terrorismo e della violenza e preghiera per la pace.

1Corinzi 9,16-19.22b-27. Servo di tutti

La vera libertà che Paolo testimonia e annuncia anche a noi è quella di farsi “schiavo di tutti” pur di comunicare il Vangelo. L’apostolo, con quella forza che nasce dalla sua stessa testimonianza di vita, unisce le due affermazioni: “Libero da tutti… per essere schiavo di tutti”. Si sente qui l’eco delle parole stesse di Gesù: “Fra voi però non è così; ma chi vuol essere grande tra voi si farà vostro servitore” (Mc 10,43). Ma non si tratta di un esercizio ascetico teso a perfezionare l’anima. L’apostolo si è fatto schiavo per guadagnare il maggior numero di persone a Cristo. In poche righe ripete per cinque volte il verbo “guadagnare” a cui lega strettamente l’altro verbo “salvare”. Il cuore dell’apostolo non pulsa per se stesso, ma si allarga per abbracciare il mondo: “Mi son fatto tutto a tutti, per salvare in ogni modo qualcuno”. Non solo non esclude nessuno (giudei o pagani non importa), ma sembra non darsi pace finché il Vangelo non raggiunga il più gran numero di persone possibile. Questa è la sua gara, la sua corsa, per tutta la vita. È una testimonianza che dovrebbe risuonare in maniera particolarmente forte per i cristiani all’inizio di questo nuovo millennio. Paolo, ancora una volta, ritorna in mezzo a noi come colui che ha saputo raccogliere lo spirito universale della predicazione di Gesù e farne la ragione della sua stessa vita. Potremmo dire che, per primo, realizza la globalizzazione dell’amore sconfiggendo ogni chiusura, ogni frontiera e ogni etnicismo, fosse anche religioso. L’apostolo vuole raggiungere il mondo intero: ha in mente Roma, la capitale dell’impero e vuole andare sino in Spagna, il confine estremo. Paolo resta ancora oggi, per ogni comunità cristiana, l’esempio di come si comunica il Vangelo sino agli estremi confini della terra. Il problema, comunque, non è ancora una volta esteriore. Non abbiamo prove assolutamente irrefutabili del fatto che Paolo sia giunto in Spagna. Quel che conta è l’universalità del cuore. È qui, nel nostro cuore, che vanno abbattuti i confini e le barriere. Questi ultimi, infatti, prima che fuori sono tracciati nel cuore e nella mente degli uomini.

Preghiera della santa croce