La vera amicizia
La vera amicizia
M Mons. Vincenzo Paglia
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Lettura Sir 6,5-17 | Una bocca amabile moltiplica gli amici, una lingua affabile le buone relazioni. Siano molti quelli che vivono in pace con te, ma tuo consigliere uno su mille. Se vuoi farti un amico, mettilo alla prova e non fidarti subito di lui. C'è infatti chi è amico quando gli fa comodo, ma non resiste nel giorno della tua sventura. C'è anche l'amico che si cambia in nemico e scoprirà i vostri litigi a tuo disonore. C'è l'amico compagno di tavola, ma non resiste nel giorno della tua sventura. Nella tua fortuna sarà un altro te stesso e parlerà liberamente con i tuoi servi. Ma se sarai umiliato, si ergerà contro di te e si nasconderà dalla tua presenza. Tieniti lontano dai tuoi nemici e guàrdati anche dai tuoi amici.

Un amico fedele è rifugio sicuro: chi lo trova, trova un tesoro. Per un amico fedele non c'è prezzo, non c'è misura per il suo valore. Un amico fedele è medicina che dà vita: lo troveranno quelli che temono il Signore. Chi teme il Signore sa scegliere gli amici: come è lui, tali saranno i suoi amici.


Il commento di Monsignor Vincenzo Paglia

Siracide 6,5-17 | Il Siracide ci offre un quadro dell’amicizia che interpella ad aiuta a entrare nella comprensione delle relazioni quotidiane. Alcune indicazioni forse ci possono sorprendere, ma è bene lasciarsi sempre interrogare dalla Parola di Dio, anche quando ci appare diversa da quello che noi pensiamo come cristiani, come quando invita a tenersi lontani dai nemici (v. 13). Percorriamo questo testo davvero ricco di sapienza e realismo. Si comincia indicando un tratto dell’amicizia, che riguarda il parlare. Sì un parlare amabile e affabile “moltiplica le relazioni” e edificano amicizie. La durezza e la scortesia, al contrario, non costruiranno mai amicizia. E saggia è l’esortazione ad essere in pace con tutti, “ma tuo consigliere uno su mille”. C’è infatti una diversità nelle amicizie, che non comporta distanza o disprezzo, perché tutto deve essere segnato da una relazione pacifica. Esiste certo una fatica nel costruire l’amicizia. Essa viene messa alla prova soprattutto nei momenti difficili. «C’è l’amico compagno di tavola, ma non resiste nel giorno della sventura», che rimane tale nei momenti belli, ma si vergognerà della tua umiliazione. Ma il testo termina con un elogio dell’amico «fedele», per cui non c’è prezzo, che è un «rifugio sicuro», un «tesoro», «medicina che dà vita». Insomma vale la pena spendere tempo per essere amici. Ricordiamo che Gesù stesso chiama i suoi discepoli «amici» e non più «servi», e che «Abramo e Mosè sono chiamati amici di Dio». Per questo il brano termina collegando l’amicizia fedele e vera al «timore del Signore»: «Chi teme il Signore sa scegliere gli amici». Infatti è davanti a Dio che ognuno di noi riceverà la sapienza per vivere in amicizia con gli altri e per costruire legami di amicizia in un mondo dove i legami sono diventati così difficili e a volte persino rari. Potremmo dire che l’amicizia è la grande medicina davanti alla solitudine e la vittoria sull’egocentrismo, perché ci modella sull’umanità di Dio, amico degli uomini


Salmo Responsoriale

 


Vangelo Mc 10,1-12 |

Partito di là, venne nella regione della Giudea e al di là del fiume Giordano. La folla accorse di nuovo a lui e di nuovo egli insegnava loro, come era solito fare. Alcuni farisei si avvicinarono e, per metterlo alla prova, gli domandavano se è lecito a un marito ripudiare la propria moglie. Ma egli rispose loro: "Che cosa vi ha ordinato Mosè?". Dissero: "Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di ripudiarla". Gesù disse loro: "Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma dall'inizio della creazione li fece maschio e femmina; per questo l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola. Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l'uomo non divida quello che Dio ha congiunto".

A casa, i discepoli lo interrogavano di nuovo su questo argomento. E disse loro: "Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un'altra, commette adulterio verso di lei; e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterio".