Preghiera degli apostoli nella persecuzione
Preghiera degli apostoli nella persecuzione
M Mons. Vincenzo Paglia
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Lettura At 4,23-31 | Rimessi in libertà, Pietro e Giovanni andarono dai loro fratelli e riferirono quanto avevano detto loro i capi dei sacerdoti e gli anziani. Quando udirono questo, tutti insieme innalzarono la loro voce a Dio dicendo: "Signore, tu che hai creato il cielo, la terra, il mare e tutte le cose che in essi si trovano, tu che, per mezzo dello Spirito Santo, dicesti per bocca del nostro padre, il tuo servo Davide: Perché le nazioni si agitarono e i popoli tramarono cose vane? Si sollevarono i re della terra e i prìncipi si allearono insieme contro il Signore e contro il suo Cristo; davvero in questa città Erode e Ponzio Pilato, con le nazioni e i popoli d'Israele, si sono alleati contro il tuo santo servo Gesù, che tu hai consacrato, per compiere ciò che la tua mano e la tua volontà avevano deciso che avvenisse. E ora, Signore, volgi lo sguardo alle loro minacce e concedi ai tuoi servi di proclamare con tutta franchezza la tua parola, stendendo la tua mano affinché si compiano guarigioni, segni e prodigi nel nome del tuo santo servo Gesù". Quand'ebbero terminato la preghiera, il luogo in cui erano radunati tremò e tutti furono colmati di Spirito Santo e proclamavano la parola di Dio con franchezza.


Il commento di Monsignor Vincenzo Paglia

Atti 4,23-31 | Pietro e Giovanni, rimessi in libertà, tornano tra i discepoli e assieme alla comunità ringraziano il Signore per quello che aveva compiuto attraverso di loro. Il ringraziamento diventa anche invocazione perché i discepoli possano continuare “con franchezza” la predicazione del Vangelo. È la vocazione stessa della comunità che il Signore continua a confermare. Al termine della preghiera, infatti, c’è un nuovo terremoto e tutti sono ripieni, ancora una volta, di Spirito Santo. L’autore degli Atti sembra suggerire che non basta una sola Pentecoste, ce ne vogliono altre. O meglio, c’è bisogno che la Pentecoste continui nella vita di ogni comunità cristiana perché non si lasci intimorire, perché non abbia paura. In tal senso potremmo dire che la dimensione carismatica è essenziale nella vita della Chiesa e di ogni comunità. Senza lo Spirito Santo, infatti, senza la sua forza, i cristiani sono come privi di energia. Non solo: resterebbero anche preda degli spiriti tristi dell’odio, della violenza, della guerra, della maldicenza, dell’egocentrismo, i quali continuano la loro opera nel mondo. Lo Spirito Santo, che viene donato ai credenti mentre sono in preghiera, è la forza stessa di Dio. Egli la concede con abbondanza a tutti coloro che la chiedono con cuore sincero, ai piccoli e ai grandi, ai ricchi e ai poveri, ai buoni e ai cattivi: tutti sono chiamati a vivificare il mondo con il fuoco dell’amore. Questa energia interiore rende i discepoli pronti e capaci di «annunciare la Parola di Dio con franchezza» e di attrarre al Signore coloro che si lasciano toccare il cuore.


Salmo Responsoriale

Dal Sal 2

R. Beato chi si rifugia in te, Signore.
Oppure:
R. Alleluia, alleluia, alleluia.

Perché le genti sono in tumulto
e i popoli cospirano invano?
Insorgono i re della terra
e i prìncipi congiurano insieme
contro il Signore e il suo consacrato:
«Spezziamo le loro catene,
gettiamo via da noi il loro giogo!». R.

Ride colui che sta nei cieli,
il Signore si fa beffe di loro.
Egli parla nella sua ira,
li spaventa con la sua collera:
«Io stesso ho stabilito il mio sovrano
sul Sion, mia santa montagna». R.

Voglio annunciare il decreto del Signore.
Egli mi ha detto: «Tu sei mio figlio,
io oggi ti ho generato.
Chiedimi e ti darò in eredità le genti
e in tuo dominio le terre più lontane.
Le spezzerai con scettro di ferro,
come vaso di argilla le frantumerai». R.


Vangelo Gv 3,1-8 | Vi era tra i farisei un uomo di nome Nicodèmo, uno dei capi dei Giudei. Costui andò da Gesù, di notte, e gli disse: "Rabbì, sappiamo che sei venuto da Dio come maestro; nessuno infatti può compiere questi segni che tu compi, se Dio non è con lui". Gli rispose Gesù: "In verità, in verità io ti dico, se uno non nasce dall'alto, non può vedere il regno di Dio". Gli disse Nicodèmo: "Come può nascere un uomo quando è vecchio? Può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere?". Rispose Gesù: "In verità, in verità io ti dico, se uno non nasce da acqua e Spirito, non può entrare nel regno di Dio. Quello che è nato dalla carne è carne, e quello che è nato dallo Spirito è spirito. Non meravigliarti se ti ho detto: dovete nascere dall'alto. Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va: così è chiunque è nato dallo Spirito".