Nascita di Ismaele
Nascita di Ismaele
M Mons. Vincenzo Paglia
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Genesi 16,1-12.15-16 | La Bibbia non nasconde le difficoltà e i problemi della vita. Ma Dio non abbandona mai nessuno. Il suo sguardo si dirige anche oltre i nostri confini abituali e scontati. Ci imbattiamo così in un racconto che contrappone due donne, Sara e Agar, che si contendono in qualche modo la promessa e la benedizione fatta da Dio ad Abramo. Dio non toglie la sua protezione a nessuna delle due, tanto meno la rifiuta a chi è debole. Ed eccolo intervenire direttamente in questa vicenda sia aiutando Sara sia benedicendo Agar e la sua discendenza. Agar, umiliata da Sara è disperata e fugge. Ma, nell’abbandono, può aprirsi alla visione di Dio e sperimentarne la sua compassione. Dio manda il suo angelo a consolarla e a darle nuovamente speranza. Il Signore non abbandona mai nessuno che a lui si rivolge. Canta il salmista: «Mio padre e mia madre mi hanno abbandonato, ma il Signore mi ha raccolto» (Sal 27,10). Agar dà alla luce il figlio e su indicazione dell’angelo lo chiama Ismaele che significa «il Signore ha udito il tuo lamento». La tradizione islamica legge nel racconto della nascita di Ismaele il figlio della promessa. Quella tensione che oggi sembra manifestarsi così violenta verso il mondo islamico non deve far dimenticare le comuni radici in Abramo.

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Il commento di Monsignor Vincenzo Paglia

 


Salmo Responsoriale

 


Vangelo ... | ...