Lettura At 16,11-15 | Salpati da Tròade, facemmo vela direttamente verso Samotràcia e, il giorno dopo, verso Neàpoli e di qui a Filippi, colonia romana e città del primo distretto della Macedonia. Restammo in questa città alcuni giorni.
Il commento di Monsignor Vincenzo Paglia
Atti 16,11-15 | Ad accogliere Paolo a Filippi è un gruppo di donne, guidate da Lidia, una commerciante di tessuti, timorata di Dio. Costei, dopo aver ascoltato Paolo, si converte e chiede di essere battezzata. È una commerciante agiata, immigrata asiatica, donna sola, emancipata, la prima conversione in Europa: Luca ne fa il prototipo delle conversioni future. Anche il processo interiore di conversione è descritto con cura: «Il Signore le aprì il cuore per aderire alle parole di Paolo». La predicazione del Vangelo non è legata al numero degli aderenti. Il Vangelo è teso a cambiare il cuore di ogni persona. È dal cambiamento dei singoli che sgorga la fraternità cristiana. La predicazione apostolica opera cambiando il cuore della gente e legando gli uni agli altri con un vincolo fraterno. Lidia viene battezzata insieme alla sua famiglia, a tutti quelli che abitavano nella casa. È significativo che la prima predicazione cristiana in Europa si centri sulla casa. Non più nella sinagoga e neppure nei luoghi pubblici romani. È il senso di un cristianesimo che assume i tratti della “famiglia”, non intesa come nucleo, ma come una casa che accoglie tutti ma conservando i tratti “domestici”, con rapporti diretti, fraterni, solidali, saldi. L’insistenza di Lidia per ospitare Paolo e i suoi compagni rappresenta uno dei frutti singolari della conversione al Vangelo: «Se mi avete giudicata fedele al Signore, venite e rimanete nella mia casa». Lidia li «costringe ad accettare», nota Luca. Si potrebbe dire che l’accoglienza degli stranieri sta scritta già nelle radici del cristianesimo europeo. È urgente farla rivivere se la Chiesa europea vuole uscire dalla sua sterilità.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 149
R. Il Signore ama il suo popolo.
Oppure:
R. Alleluia, alleluia, alleluia.
Cantate al Signore un canto nuovo;
la sua lode nell'assemblea dei fedeli.
Gioisca Israele nel suo creatore,
esultino nel loro re i figli di Sion. R.
Lodino il suo nome con danze,
con tamburelli e cetre gli cantino inni.
Il Signore ama il suo popolo,
incorona i poveri di vittoria. R.
Esultino i fedeli nella gloria,
facciano festa sui loro giacigli.
Le lodi di Dio sulla loro bocca.
Questo è un onore per tutti i suoi fedeli. R.
Vangelo Gv 15,26–16,4a | Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio.
Vi ho detto queste cose perché non abbiate a scandalizzarvi. Vi scacceranno dalle sinagoghe; anzi, viene l'ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio. E faranno ciò, perché non hanno conosciuto né il Padre né me.
Ma vi ho detto queste cose affinché, quando verrà la loro ora, ve ne ricordiate, perché io ve l'ho detto. Non ve l'ho detto dal principio, perché ero con voi.