L’intercessione di Abramo
L’intercessione di Abramo
M Mons. Vincenzo Paglia
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Lettura Gen 18,16-33 | Quegli uomini si alzarono e andarono a contemplare Sòdoma dall'alto, mentre Abramo li accompagnava per congedarli. Il Signore diceva: "Devo io tenere nascosto ad Abramo quello che sto per fare, mentre Abramo dovrà diventare una nazione grande e potente e in lui si diranno benedette tutte le nazioni della terra? Infatti io l'ho scelto, perché egli obblighi i suoi figli e la sua famiglia dopo di lui a osservare la via del Signore e ad agire con giustizia e diritto, perché il Signore compia per Abramo quanto gli ha promesso". Disse allora il Signore: "Il grido di Sòdoma e Gomorra è troppo grande e il loro peccato è molto grave. Voglio scendere a vedere se proprio hanno fatto tutto il male di cui è giunto il grido fino a me; lo voglio sapere!".

Quegli uomini partirono di là e andarono verso Sòdoma, mentre Abramo stava ancora alla presenza del Signore. Abramo gli si avvicinò e gli disse: "Davvero sterminerai il giusto con l'empio? Forse vi sono cinquanta giusti nella città: davvero li vuoi sopprimere? E non perdonerai a quel luogo per riguardo ai cinquanta giusti che vi si trovano? Lontano da te il far morire il giusto con l'empio, così che il giusto sia trattato come l'empio; lontano da te! Forse il giudice di tutta la terra non praticherà la giustizia?".

Rispose il Signore: "Se a Sòdoma troverò cinquanta giusti nell'ambito della città, per riguardo a loro perdonerò a tutto quel luogo". Abramo riprese e disse: "Vedi come ardisco parlare al mio Signore, io che sono polvere e cenere: forse ai cinquanta giusti ne mancheranno cinque; per questi cinque distruggerai tutta la città?". Rispose: "Non la distruggerò, se ve ne troverò quarantacinque".

Abramo riprese ancora a parlargli e disse: "Forse là se ne troveranno quaranta". Rispose: "Non lo farò, per riguardo a quei quaranta". Riprese: "Non si adiri il mio Signore, se parlo ancora: forse là se ne troveranno trenta". Rispose: "Non lo farò, se ve ne troverò trenta". Riprese: "Vedi come ardisco parlare al mio Signore! Forse là se ne troveranno venti". Rispose: "Non la distruggerò per riguardo a quei venti". Riprese: "Non si adiri il mio Signore, se parlo ancora una volta sola: forse là se ne troveranno dieci". Rispose: "Non la distruggerò per riguardo a quei dieci".

Come ebbe finito di parlare con Abramo, il Signore se ne andò e Abramo ritornò alla sua abitazione.


Il commento di Monsignor Vincenzo Paglia

Genesi 18,16-33 | «Devo io tenere nascosto ad Abramo quello che sto per fare?». Dio sente che non può operare senza confidare al suo amico le decisioni che deve prendere sulla vicenda umana. Del resto, vuole che Abramo partecipi in maniera diretta al suo disegno di salvezza. Intanto saliva forte verso il cielo il grido per la corruzione nella quale erano cadute Sodoma e Gomorra. E Dio, come leggiamo spesso nei salmi, ascolta il grido dei poveri oppressi dal male e dalla violenza. Aveva quindi deciso che avrebbe distrutto le due città, divenute simbolo del male e della ingiustizia. E mentre Dio confida all’amico il suo piano di distruzione della città, Abramo ha come un sussulto di compassione e di difesa della città condannata. E, davanti all’Amico, intercede con tale insistenza da convincerlo a desistere dal suo piano. È una intercessione lunga, abile, perseverante. Per ben sei volte insiste presso il Signore perché non distrugga la città e con essa anche i giusti che la abitano, non importa se pochi. Il numero dei giusti che Abramo propone si riduce fino a dieci. E Dio è pronto a perdonare tutta la città per riguardo anche solo a dieci giusti! È una pagina che mostra anzitutto la forza della preghiera che può persino far cambiare la decisione stessa di Dio. Dobbiamo essere più consapevoli della grande forza della preghiera che abbiamo: Dio può intervenire per distruggere la violenza e il male, e salvare le nostre città. C’è bisogno – ed è un altro insegnamento di questa pagina biblica – di pregare il Signore per le città di questo nostro mondo, tanto spesso segnate da corruzione e conflitti. I cristiani – anche se pochi, come nelle megalopoli odierne – possono tuttavia frenare la violenza del male con la loro preghiera. È un ministero decisivo in questo nostro tempo: la preghiera comune dei cristiani per le nostre città porta frutti di pace e di concordia.


Salmo Responsoriale

 


Vangelo Mt 8,18-22 | Vedendo la folla attorno a sé, Gesù ordinò di passare all'altra riva. Allora uno scriba si avvicinò e gli disse: "Maestro, ti seguirò dovunque tu vada". Gli rispose Gesù: "Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo". E un altro dei suoi discepoli gli disse: "Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre". Ma Gesù gli rispose: "Seguimi, e lascia che i morti seppelliscano i loro morti".