Il volto di Mosè
Il volto di Mosè
M Mons. Vincenzo Paglia
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Lettura Es 34,29-35 | "Quando Mosè scese dal monte Sinai - le due tavole della Testimonianza si trovavano nelle mani di Mosè mentre egli scendeva dal monte - non sapeva che la pelle del suo viso era diventata raggiante, poiché aveva conversato con lui. Ma Aronne e tutti gli Israeliti, vedendo che la pelle del suo viso era raggiante, ebbero timore di avvicinarsi a lui. Mosè allora li chiamò, e Aronne, con tutti i capi della comunità, tornò da lui. Mosè parlò a loro. Si avvicinarono dopo di loro tutti gli Israeliti ed egli ingiunse loro ciò che il Signore gli aveva ordinato sul monte Sinai. Quando Mosè ebbe finito di parlare a loro, si pose un velo sul viso. Quando entrava davanti al Signore per parlare con lui, Mosè si toglieva il velo, fin quando non fosse uscito. Una volta uscito, riferiva agli Israeliti ciò che gli era stato ordinato. Gli Israeliti, guardando in faccia Mosè, vedevano che la pelle del suo viso era raggiante. Poi egli si rimetteva il velo sul viso, fin quando non fosse di nuovo entrato a parlare con il Signore."


Il commento di Monsignor Vincenzo Paglia

Esodo 34,29-35 | Mosè è appena disceso dal Monte dove ha di nuovo ricevuto le tavole della Legge, quella Parola che dovrà orientare la vita del suo popolo. Là ha ricevuto di nuovo, dopo che Israele lo aveva abbandonato, la rivelazione del nome di Dio, «misericordioso e pietoso, lento all’ira e ricco di amore e di fedeltà». Come poteva non «essere raggiante» il viso di Mosè dopo aver conversato con il Signore? Per ben tre volte si ripete che «la pelle del suo viso era diventata raggiante». Quando si ascolta, anzi si conversa con Dio, perché questo avviene quando si ascolta e si medita la sua Parola, il nostro volto non può che essere raggiante per far trasparire la bellezza di Dio, la sua presenza misericordiosa. Volti sempre tristi e corrucciati non sono segno della presenza di Dio! Quel velo che Mosè si poneva sul viso parlando con gli israeliti vuole forse impedire che essi siano travolti da quella luce così luminosa espressa dal suo incontro con Dio. Pensiamo alle nostre giornate e ai nostri numerosi incontri e chiediamoci: chi ci incontra sa vedere sul nostro viso la luce di Dio che ci ha parlato? E pensiamo al bisogno che gli altri avrebbero di incontrare la luce di Dio attraverso di noi, perché anch’essi siano in grado di ascoltarlo ed essere trasfigurati nella loro umanità.


Salmo Responsoriale

Dal Sal 98(99)

R. Tu sei santo, Signore, nostro Dio.

Esaltate il Signore, nostro Dio,
prostratevi allo sgabello dei suoi piedi.
Egli è santo! R.
 
Mosè e Aronne tra i suoi sacerdoti,
Samuèle tra quanti invocavano il suo nome:
invocavano il Signore ed egli rispondeva. R.
 
Parlava loro da una colonna di nubi:
custodivano i suoi insegnamenti
e il precetto che aveva loro dato. R.
 
Signore, nostro Dio, tu li esaudivi,
eri per loro un Dio che perdona,
pur castigando i loro peccati. R.
 
Esaltate il Signore, nostro Dio,
prostratevi davanti alla sua santa montagna,
perché santo è il Signore, nostro Dio! R.


Vangelo Mt 13,44-46 | "Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo; un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo. Il regno dei cieli è simile anche a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra."