Destinati alla gloria
Destinati alla gloria
M Mons. Vincenzo Paglia
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Lettura Rm 8,26-30 | Allo stesso modo anche lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza; non sappiamo infatti come pregare in modo conveniente, ma lo Spirito stesso intercede con gemiti inesprimibili; e colui che scruta i cuori sa che cosa desidera lo Spirito, perché egli intercede per i santi secondo i disegni di Dio. Del resto, noi sappiamo che tutto concorre al bene, per quelli che amano Dio, per coloro che sono stati chiamati secondo il suo disegno. Poiché quelli che egli da sempre ha conosciuto, li ha anche predestinati a essere conformi all'immagine del Figlio suo, perché egli sia il primogenito tra molti fratelli; quelli poi che ha predestinato, li ha anche chiamati; quelli che ha chiamato, li ha anche giustificati; quelli che ha giustificato, li ha anche glorificati.


Il commento di Monsignor Vincenzo Paglia

Romani 8,26-30 | Lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza e ci aiuta a esprimere la nostra preghiera. Esso ci permette di cogliere l’anelito di redenzione che anche il creato a suo modo sente. In tale orizzonte possiamo dire che tutti aspettiamo che si realizzino «i nuovi cieli e la nuova terra» di cui parla l’Apocalisse. Ma la rinascita del creato passa attraverso quella degli uomini. Solo da uomini e donne nuovi, infatti, potrà nascere un mondo nuovo. Gesù, con la sua morte e risurrezione, è il primogenito della nuova creazione. A noi suoi discepoli egli dona il suo Spirito che «viene in aiuto alla nostra debolezza». È lo Spirito che ci suggerisce la preghiera perché il mondo si trasformi secondo il disegno stesso di Dio. La preghiera pertanto diviene il primo e determinante mezzo di trasformazione del cuore del credente e della stessa creazione. È con la preghiera che affrettiamo la venuta del Regno e l’instaurarsi di una nuova terra e di un nuovo cielo, quelli dell’amore e della pace. Siamo chiamati a conformarci all’immagine di Gesù, il Figlio, e questo significa che la sua risurrezione non è un evento che riguarda soltanto lui ma è una trasformazione totale dell’umanità e del mondo che fa seguito a colui che è risorto per primo. La Comunità non cammina sulle vie della storia dimentica della sua chiamata ad essere discepola santificata dallo Spirito, anzi è consapevole della forza dello Spirito che sostiene il suo carisma nella Chiesa e nel mondo.


Salmo Responsoriale

Dal Sal 12 (13)

R. Nella tua fedeltà ho confidato, Signore.

Guarda, rispondimi, Signore, mio Dio,
conserva la luce ai miei occhi,
perché non mi sorprenda il sonno della morte,
perché il mio nemico non dica: «L’ho vinto!»
e non esultino i miei avversari se io vacillo. R.
 
Ma io nella tua fedeltà ho confidato;
esulterà il mio cuore nella tua salvezza,
canterò al Signore, che mi ha beneficato. R.

 


Vangelo Lc 13,22-30 | Passava insegnando per città e villaggi, mentre era in cammino verso Gerusalemme. Un tale gli chiese: "Signore, sono pochi quelli che si salvano?". Disse loro: "Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno. Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, voi, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: "Signore, aprici!". Ma egli vi risponderà: "Non so di dove siete". Allora comincerete a dire: "Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze". Ma egli vi dichiarerà: "Voi, non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia!". Là ci sarà pianto e stridore di denti, quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio, voi invece cacciati fuori. Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio. Ed ecco, vi sono ultimi che saranno primi, e vi sono primi che saranno ultimi.