Il ringraziamento di Anna
Il ringraziamento di Anna
M Mons. Vincenzo Paglia
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Lettura: 1Sam 1,24-28 | Dopo averlo svezzato, lo portò con sé, con un giovenco di tre anni, un’efa di farina e un otre di vino, e lo introdusse nel tempio del Signore a Silo: era ancora un fanciullo. Immolato il giovenco, presentarono il fanciullo a Eli e lei disse: “Perdona, mio signore. Per la tua vita, mio signore, io sono quella donna che era stata qui presso di te a pregare il Signore. Per questo fanciullo ho pregato e il Signore mi ha concesso la grazia che gli ho richiesto. Anch’io lascio che il Signore lo richieda: per tutti i giorni della sua vita egli è richiesto per il Signore”. E si prostrarono là davanti al Signore.


Salmo Responsoriale

R. Il mio cuore esulta nel Signore, mio Salvatore.

Il mio cuore esulta nel Signore,
la mia forza s’innalza grazie al mio Dio.
Si apre la mia bocca contro i miei nemici,
perché io gioisco per la tua salvezza.
R. Il mio cuore esulta nel Signore, mio Salvatore.

L’arco dei forti s’è spezzato,
ma i deboli si sono rivestiti di vigore.
I sazi si sono venduti per un pane,
hanno smesso di farlo gli affamati.
La sterile ha partorito sette volte
e la ricca di figli è sfiorita.
R. Il mio cuore esulta nel Signore, mio Salvatore.

Il Signore fa morire e fa vivere,
scendere agli inferi e risalire.
Il Signore rende povero e arricchisce,
abbassa ed esalta.
R. Il mio cuore esulta nel Signore, mio Salvatore.

Solleva dalla polvere il debole,
dall’immondizia rialza il povero,
per farli sedere con i nobili
e assegnare loro un trono di gloria.
R. Il mio cuore esulta nel Signore, mio Salvatore.


Vangelo: Lc 1,46-55 | Maria disse: «L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente e Santo è il suo nome; di generazione in generazione la sua misericordia per quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva detto ai nostri padri, per Abramo e la sua discendenza, per sempre».


Il commento di Monsignor Vincenzo Paglia

1Samuele 1,24-28. Il ringraziamento di Anna

Questi pochi versetti del primo libro di Samuele seguono l’esaudimento della preghiera di Anna per avere un figlio. Tornata a casa, infatti, «Elkana si unì a sua moglie e il Signore si ricordò di lei». L’invocazione accorata di quell’anziana donna aveva spinto il Signore a rivolgere il suo sguardo verso di lei. È evidente il richiamo al mistero del Natale che stiamo per celebrare. Nella preghiera di Anna vi è l’invocazione della lunga schiera di poveri e di deboli e dell’intera umanità che attendono la salvezza. Il Signore ascolta le preghiere di coloro che si rivolgono a lui con fede. Anna viene esaudita e riceve da Dio il figlio che gli aveva “chiesto”. Lo chiamò Samuele, ossia “dal Signore l’ho impetrato”. Davvero Samuele è il figlio della preghiera. E Anna lo custodisce come un dono prezioso. Quando perciò il bambino fu svezzato, Anna fece il pellegrinaggio a Silo con il ragazzo e si presentò immediatamente da Eli. Voleva così adempiere al voto che aveva fatto al Signore. Anna, consapevole della straordinaria misericordia che Dio le aveva usato e grata dei benefici ricevuti, non trattenne per sé quel figlio, come aveva promesso, e lo consegnò nelle mani del Signore. Aveva sperimentato la potenza di Dio ed era certa che il suo figlio stava in mani più forti e più sicure delle sue. Ella ricambiava la fedeltà di Dio per lei con la sua fedeltà a Lui. Questa donna sta davanti a Israele, e anche davanti a noi, come esempio del credente. In lei si manifesta il senso stesso dell’alleanza che il Signore ha stabilito con Israele. Anche noi, assieme a lei, sappiamo che la nuova vita d’Israele nasce dalla potenza stessa di Dio, una potenza inspiegabile e irresistibile, eppure forte e concreta. Quel che sorprende è che tale potenza è suscitata e provocata dalla preghiera insistente dell’umile Anna. Questa donna anziana, pur non avendo particolari capacità e neppure particolari pretese, perseverò nella preghiera, accolse la benedizione di Dio e mise il frutto del suo grembo al servizio del Signore. Quale esempio per tutti. E particolarmente per gli anziani!

Preghiera per i poveri