Guai alla città sanguinaria!
Guai alla città sanguinaria!
M Mons. Vincenzo Paglia
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Lettura: Na 2,1.3.3,1-3.6-7 | Ecco sui monti i passi d'un messaggero che annuncia la pace! Celebra le tue feste, Giuda, sciogli i tuoi voti, poiché il malvagio non passerà più su di te: egli è del tutto annientato. Infatti il Signore restaura il vanto di Giacobbe, rinnova il vanto d'Israele, anche se i briganti li hanno depredati e saccheggiano i loro tralci. Guai alla città sanguinaria, piena di menzogne, colma di rapine, che non cessa di depredare! Sibilo di frusta, fracasso di ruote, scalpitìo di cavalli, cigolìo di carri, cavalieri incalzanti, lampeggiare di spade, scintillare di lance, feriti in quantità, cumuli di morti, cadaveri senza fine, s'inciampa nei cadaveri. Ti getterò addosso immondizie, ti svergognerò, ti esporrò al ludibrio. Allora chiunque ti vedrà, fuggirà da te e dirà: "Ninive è distrutta! Chi la compiangerà? Dove cercherò chi la consoli?".


Salmo Responsoriale

R. Il Signore farà giustizia al suo popolo.

Sì, vicino è il giorno della loro rovina
e il loro destino si affretta a venire.
Perché il Signore farà giustizia al suo popolo
e dei suoi servi avrà compassione.
R. Il Signore farà giustizia al suo popolo.

Ora vedete che io, io lo sono
e nessun altro è dio accanto a me.
Sono io che do la morte e faccio vivere;
io percuoto e io guarisco.
R. Il Signore farà giustizia al suo popolo.

Quando avrò affilato la folgore della mia spada
e la mia mano inizierà il giudizio,
farò vendetta dei miei avversari,
ripagherò i miei nemici.
R. Il Signore farà giustizia al suo popolo.


Vangelo: Mt 16,24-28 | Allora Gesù disse ai suoi discepoli: "Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà. Infatti quale vantaggio avrà un uomo se guadagnerà il mondo intero, ma perderà la propria vita? O che cosa un uomo potrà dare in cambio della propria vita? Perché il Figlio dell'uomo sta per venire nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli, e allora renderà a ciascuno secondo le sue azioni. In verità io vi dico: vi sono alcuni tra i presenti che non moriranno, prima di aver visto venire il Figlio dell'uomo con il suo regno".


Il commento di Monsignor Vincenzo Paglia

Naum 2,1.3.3,1-3.6-7. Guai alla città sanguinaria!

Il libro di Naum, un testo profetico molto breve scritto intorno alla metà del VII secolo a.C., riporta oracoli contro la città di Ninive, l’orgogliosa capitale dell’Assiria, sconvolta e occupata dall’emergente potenza babilonese. In questo evento, il profeta legge il giusto giudizio di Dio su uno dei nemici più feroci che hanno oppresso Israele. La sconfitta dello storico nemico costituisce un’occasione di esultanza per il Regno di Giuda: «Celebra le tue feste, Giuda, sciogli i tuoi voti, poiché il malvagio non passerà più su di te: egli è del tutto annientato». E qui il profeta pronuncia la sua condanna su Ninive, «città sanguinaria, piena di menzogne, colma di rapine, che non cessa di depredare!». Il profeta denuncia un mondo pieno di violenza, un mondo che ha fatto della guerra e della violenza il suo esistere. Ci sono pagine profetiche dove lo stesso Dio si scaglia contro il suo popolo per l’ingiustizia e la violenza che sono in esso. Il profeta condanna sempre un sistema che sfrutta, corrompe, domina, e quindi fa violenza senza scrupoli, tanto da paragonarlo a un esercito: «Sibilo di frusta, fracasso di ruote… lampeggiare di spade, scintillare di lance, feriti in quantità, cumuli di morti, cadaveri senza fine, s’inciampa nei cadaveri». Sarebbe troppo facile descrivere come tutto questo non è scomparso dalla storia anche del nostro tempo, dove denaro, corruzione, smania di guadagno, creano ingiustizie, sfruttamento, guerra. Ma Dio non abbandona il sogno di rendere possibile la pace e la annuncia per un popolo che ha subito la violenza e la guerra: «Ecco sui monti i passi d’un messaggero che annuncia la pace!». Il Signore – annuncia il profeta – torna, libera il suo popolo dall’oppressione del nemico, e gli dona la pace.

Preghiera della santa croce