È l’ultima ora, quella della decisione
È l’ultima ora, quella della decisione
M Mons. Vincenzo Paglia
00:00
03:47

Lettura: 1Gv 2,18-21 | Figlioli, è giunta l'ultima ora. Come avete sentito dire che l'anticristo deve venire, di fatto molti anticristi sono già venuti. Da questo conosciamo che è l'ultima ora.
Sono usciti da noi, ma non erano dei nostri; se fossero stati dei nostri, sarebbero rimasti con noi; sono usciti perché fosse manifesto che non tutti sono dei nostri.
Ora voi avete ricevuto l'unzione dal Santo, e tutti avete la conoscenza.
Non vi ho scritto perché non conoscete la verità, ma perché la conoscete e perché nessuna menzogna viene dalla verità.


Salmo Responsoriale

 

R. Gloria nei cieli e gioia sulla terra.
Oppure:
R. Tutti i confini della terra hanno visto la salvezza del nostro Dio.

 

Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore, uomini di tutta la terra.
Cantate al Signore, benedite il suo nome,
annunciate di giorno in giorno la sua salvezza.
R. Gloria nei cieli e gioia sulla terra.
Oppure:
R. Tutti i confini della terra hanno visto la salvezza del nostro Dio.

Gioiscano i cieli, esulti la terra,
risuoni il mare e quanto racchiude;
sia in festa la campagna e quanto contiene,
acclamino tutti gli alberi della foresta.
R. Gloria nei cieli e gioia sulla terra.
Oppure:
R. Tutti i confini della terra hanno visto la salvezza del nostro Dio.

Davanti al Signore che viene:
sì, egli viene a giudicare la terra;
giudicherà il mondo con giustizia
e nella sua fedeltà i popoli.
R. Gloria nei cieli e gioia sulla terra.
Oppure:
R. Tutti i confini della terra hanno visto la salvezza del nostro Dio.


Vangelo: Gv 1,1-18 | In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio.
Egli era, in principio, presso Dio:
tutto è stato fatto per mezzo di lui
e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.

In lui era la vita
e la vita era la luce degli uomini;
la luce splende nelle tenebre
e le tenebre non l'hanno vinta.

Venne un uomo mandato da Dio:
il suo nome era Giovanni.
Egli venne come testimone
per dare testimonianza alla luce,
perché tutti credessero per mezzo di lui.
Non era lui la luce,
ma doveva dare testimonianza alla luce.

Veniva nel mondo la luce vera,
quella che illumina ogni uomo.
Era nel mondo
e il mondo è stato fatto per mezzo di lui;
eppure il mondo non lo ha riconosciuto.

Venne fra i suoi,
e i suoi non lo hanno accolto.
A quanti però lo hanno accolto
ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome,
i quali, non da sangue
né da volere di carne
né da volere di uomo,
ma da Dio sono stati generati.

E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi abbiamo contemplato la sua gloria,
gloria come del Figlio unigenito
che viene dal Padre,
pieno di grazia e di verità.

Giovanni gli dà testimonianza e proclama:
"Era di lui che io dissi:
Colui che viene dopo di me è avanti a me,
perché era prima di me".

Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto:
grazia su grazia.
Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè,
la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.

Dio, nessuno lo ha mai visto:
il Figlio unigenito, che è Dio
ed è nel seno del Padre,
è lui che lo ha rivelato.


Il commento di Monsignor Vincenzo Paglia

Ringraziamento al Signore per l’anno trascorso.

1Giovanni 2,18-21. È l’ultima ora, quella della decisione

Siamo giunti al termine dell’anno solare. E la Prima lettera di Giovanni si apre con l’affermazione che «è giunta l’ultima ora». Possiamo raccogliere l’antica tradizione della Chiesa che ci invita a cantare il Te Deum, l’antico canto di ringraziamento per i giorni che il Signore ci ha dato. Sappiamo bene che si tratta di una data convenzionale. E tuttavia è bene ricordare che il tempo che viviamo non è una dimensione indifferente all’esistenza umana, e che i giorni che viviamo non sono eterni. Anzi, i giorni e gli anni passano e a noi è chiesto di non sprecarli, di non buttarli via, bensì di viverli alla presenza di Dio che ci ha affidato una missione a compiere nei giorni della vita. La storia infatti non è un involucro vuoto: è il luogo dove accade la nostra salvezza, il luogo ove si affronta la dura battaglia tra il bene e il male, tra la libertà dell’amore e la schiavitù del peccato. L’apostolo Giovanni sottolinea questa battaglia richiamando la presenza dei falsi profeti identificati con l’anticristo. Più volte nei Vangeli Gesù avverte i discepoli circa la «fine dei tempi», circa l’ultima ora. Marco afferma: «Sorgeranno falsi Cristi e falsi profeti e faranno segni e prodigi per ingannare, se possibile, gli eletti» (Mc 13,22). Giovanni, nel dire che «l’ultima ora è giunta», non intende affermare che la storia sta per finire, bensì che è giunto il tempo della decisione, della scelta definitiva che ciascuno deve fare davanti a Gesù e per il suo Vangelo. Questo è vero per ogni generazione cristiana. Giovanni nota con tristezza che i falsi profeti (gli anticristi) «sono usciti da noi, ma non erano dei nostri». Costoro non hanno ricevuto «l’unzione dal Santo», non hanno cioè lo Spirito di Gesù che è effuso nei cuori dei discepoli. Sì, non basta stare fisicamente nella comunità dei credenti, è necessario viverne lo Spirito che la anima, esserne coinvolti interiormente. E questo accade quando si possiede “la scienza”, ossia la sapienza del Vangelo. L’apostolo esorta a rimanere saldi nel Vangelo: è così che si resta nella comunione con il Padre. Mentre tramonta questo anno e se ne apre uno nuovo, la Chiesa ci invita a ringraziare il Signore per il tempo che è trascorso e ad affrontare l’anno che viene lasciandoci guidare dalla sua Parola. Sia essa la luce dei nostri passi.

Preghiera del tempo di Natale