Lettura: Is 48,17-19 | Dice il Signore, tuo redentore, il Santo d’Israele: “Io sono il Signore, tuo Dio, che ti insegno per il tuo bene, che ti guido per la strada su cui devi andare. Se avessi prestato attenzione ai miei comandi, il tuo benessere sarebbe come un fiume, la tua giustizia come le onde del mare. La tua discendenza sarebbe come la sabbia e i nati dalle tue viscere come i granelli d’arena. Non sarebbe mai radiato né cancellato il suo nome davanti a me”.
Salmo Responsoriale
Chi ti segue, Signore, avrà la luce della vita.
Beato l’uomo che non entra nel consiglio dei malvagi,
non resta nella via dei peccatori
e non siede in compagnia degli arroganti,
ma nella legge del Signore trova la sua gioia,
la sua legge medita giorno e notte.
Chi ti segue, Signore, avrà la luce della vita.
È come albero piantato lungo corsi d’acqua,
che dà frutto a suo tempo:
le sue foglie non appassiscono
e tutto quello che fa riesce bene.
Chi ti segue, Signore, avrà la luce della vita.
Non così, non così i malvagi,
ma come pula che il vento disperde;
poiché il Signore veglia sul cammino dei giusti,
mentre la via dei malvagi va in rovina.
Chi ti segue, Signore, avrà la luce della vita.
Vangelo: Mt 11,16-19 | A chi posso paragonare questa generazione? È simile a bambini che stanno seduti in piazza e, rivolti ai compagni, gridano: “Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato, abbiamo cantato un lamento e non vi siete battuti il petto!”. È venuto Giovanni, che non mangia e non beve, e dicono: “È indemoniato”. È venuto il Figlio dell’uomo, che mangia e beve, e dicono: “Ecco, è un mangione e un beone, un amico di pubblicani e di peccatori”. Ma la sapienza è stata riconosciuta giusta per le opere che essa compie.
Il commento di Monsignor Vincenzo Paglia
Memoria di Nostra Signora di Guadalupe, in Messico. Ricordo di Filomena, anziana di Trastevere a Roma, morta in istituto nel 1976. Assieme a lei ricordiamo tutti gli anziani, in particolare chi è solo e chi vive in istituto.
Isaia 48,17-19. Se avessi prestato attenzione ai miei comandi!
Il profeta ricorda al popolo, facilmente preda della tentazione di allontanarsi dal Signore e cercare altre strade per salvarsi, che è Dio a guidarli sulla via della salvezza: «Io sono il Signore, il tuo Dio, che ti insegno per il tuo bene, che ti guido per la strada su cui devi andare». Solo Dio è il Signore della nostra vita. La sordità alla Parola di Dio porta a una vita intristita e alla fine anche ingiusta. Quando ci si fida solo di se stessi e delle proprie convinzioni, vediamo le derive amare della vita, spesso davvero numerose. Il Signore ci ricorda in questa pagina biblica che se ciascuno di noi avesse osservato i suoi comandi si sentirebbe dire: «il tuo benessere sarebbe come un fiume, la tua giustizia come le onde del mare». Purtroppo, i primi a sperimentare le ingiustizie provocate da una mentalità egoista sono i più deboli, i poveri, che pagano l’amaro prezzo per essere scartati e abbandonati ai margini della vita. Il profeta chiede di alzare lo sguardo da se stessi per accorgersi del Signore e del suo grande amore per noi. Dio ci sta vicino, ci accompagna e ci chiede di essere riconosciuto e amato. Abbiamo bisogno di ritornare a Lui, di ascoltare la sua Parola e riconoscere la sua presenza dentro le nostre giornate, nella vita delle nostre comunità, nelle vicende della società, e lasciare che sia il Signore a guidare i nostri passi sulla via dell’amore e della pace. La fedeltà nell’ascolto della sua Parola, che in questo tempo di Avvento ci viene rivolta con particolare abbondanza, è una benedizione per la nostra vita.
Preghiera della santa croce

