Questa è la strada, percorretela
Questa è la strada, percorretela
M Mons. Vincenzo Paglia
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Lettura: Is 30,19-21.23-26 | Popolo di Sion, che abiti a Gerusalemme, tu non dovrai più piangere. A un tuo grido di supplica ti farà grazia; appena udrà, ti darà risposta. Anche se il Signore ti darà il pane dell’afflizione e l’acqua della tribolazione, non si terrà più nascosto il tuo maestro; i tuoi occhi vedranno il tuo maestro, i tuoi orecchi sentiranno questa parola dietro di te: “Questa è la strada, percorretela”, caso mai andiate a destra o a sinistra.

Allora egli concederà la pioggia per il seme che avrai seminato nel terreno e anche il pane, prodotto della terra, sarà abbondante e sostanzioso; in quel giorno il tuo bestiame pascolerà su un vasto prato. I buoi e gli asini che lavorano la terra mangeranno biada saporita, ventilata con la pala e con il vaglio. Su ogni monte e su ogni colle elevato scorreranno canali e torrenti d’acqua nel giorno della grande strage, quando cadranno le torri. La luce della luna sarà come la luce del sole e la luce del sole sarà sette volte di più, come la luce di sette giorni, quando il Signore curerà la piaga del suo popolo e guarirà le lividure prodotte dalle sue percosse.


Salmo Responsoriale

Beati coloro che aspettano il Signore.

È bello cantare inni al nostro Dio,
è dolce innalzare la lode.
Il Signore ricostruisce Gerusalemme,
raduna i dispersi d’Israele.
Beati coloro che aspettano il Signore.

Risana i cuori affranti
e fascia le loro ferite.
Egli conta il numero delle stelle
e chiama ciascuna per nome.
Beati colore che aspettano il Signore.

Grande è il Signore nostro,
grande nella sua potenza;
la sua sapienza non si può calcolare.
Il Signore sostiene i poveri,
ma abbassa fino a terra i malvagi.
Beati coloro che aspettano il Signore.


Vangelo: Mt 9,35-38.10,1.6-8 | Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni malattia e ogni infermità. Vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore. Allora disse ai suoi discepoli: “La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe!”.

Chiamati a sé i suoi dodici discepoli, diede loro potere sugli spiriti impuri per scacciarli e guarire ogni malattia e ogni infermità. Rivolgetevi piuttosto alle pecore perdute della casa d’Israele. Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date.


Il commento di Monsignor Vincenzo Paglia

Memoria di san Nicola (†343), le cui reliquie si trovano a Bari. Fu vescovo a Mira in Asia Minore (attuale Turchia); è venerato in tutto l’Oriente. Memoria di tutti i cristiani che vivono in Oriente.

Isaia 30,19-21.23-26. Questa è la strada, percorretela

Il profeta vuole rassicurare gli abitanti di Gerusalemme che il tempo del lutto finirà presto. Se pensiamo al tempo della pandemia che ha segnato in maniera così drammatica il mondo intero possiamo cogliere la forza di queste parole di Isaia. E l’attesa della venuta del Natale ci conferma nella forza delle parole che abbiamo letto. Il profeta sembra suggerire che la venuta del soccorso di Dio e della sua opera di salvezza dipenda anche dalla preghiera del popolo: «A un tuo grido di supplica ti farà grazia, appena udrà, ti darà risposta». Il Signore non è sordo alla preghiera del suo popolo. È sempre attento al suo grido fin da quando il popolo di Israele era schiavo in Egitto. «I tuoi orecchi sentiranno questa parola dietro di te: “Questa è la strada, percorretela”, caso mai andiate a destra o a sinistra». L’ascolto continuato della Parola di Dio è la garanzia per i credenti di percorrere dentro la storia degli uomini la via saggia che porta a una nuova fertilità del paese: la pioggia cade al tempo giusto, così che il grano cresca rigoglioso, e il bestiame pascola tranquillamente «su un vasto prato». La condizione indispensabile perché ciò si realizzi, consiste nell’aprire il cuore all’ascolto della Parola di Dio. Il profeta, con la conclusione dal tono apocalittico dello sconvolgimento del sole e della luna, vuole indicare che il popolo di Dio stando dentro la storia degli uomini è chiamato a combattere la buona battaglia. Si potrebbe dire che in ogni versante della storia i credenti sperimentano la fine di un mondo per iniziarne uno nuovo. E’ in questo momento di passaggio da un momento della storia ad un altro che i credenti debbono ascoltare la voce del Signore e individuare per se stessi e per gli altri la “strada da percorrere”. Il Signore stesso, che conosce la fatica della nostra vita, le paure e lo smarrimento davanti al male e alla violenza, ci viene incontro e ci sostiene con la sua misericordia.

Preghiera della vigilia