Leggi le letture del giorno e il commento di Monsignor Vincenzo Paglia
Lettura
Salmo Responsoriale
Vangelo
Il commento di Monsignor Vincenzo Paglia
Ricordo di san Leone Magno (†461), papa, che guidò la Chiesa in tempi difficili.
Tito 2,1-8.11-14. Doveri dei diversi stati
L’apostolo esorta Tito a predicare attingendo alla «sana dottrina» e a trasmetterla integralmente senza né togliere né aggiungere nulla. La «sana dottrina» di cui parla l’apostolo non è una teoria astratta, ma una fonte viva che cambia il cuore di chi l’accoglie e la sua stessa vita. Il Vangelo da trasmettere non è un compendio di verità, è trasmettere una esperienza di nuova vita comunitaria ispirata (e cambiata, quindi) dal Vangelo. Insomma, il Vangelo che si deve predicare è quello praticato alla lettera. Ossia la vita nuova, il mondo nuovo, che sgorga dalla predicazione del Vangelo. Tutti gli ascoltatori sono chiamati a “convertirsi”, ossia a cambiare la vita, a renderla conforme al Vangelo. Ogni età, ogni generazione, ha bisogno di confrontarsi con il Vangelo e accogliere la sua ispirazione di cambiamento. La prima generazione a essere chiamata in causa è quella degli anziani: in loro deve risplendere la fede, l’amore e la pazienza. L’esortazione ai giovani è breve: da essi Paolo esige saggezza e autodisciplina. In verità, ogni membro della comunità deve agire esemplarmente perché risplenda in lui il Vangelo. Per questo l’apostolo si rivolge direttamente a Tito ricordandogli che il suo esempio è più efficace di ogni parola: la vita e la predicazione devono essere così luminose, che tutti i nemici – sia all’interno della comunità che all’esterno –, debbono ammutolire per la correttezza e l’attrattività. Non basta solo l’osservanza, c’è bisogno di una eccedenza d’amore, di passione per il Vangelo e per i poveri. Paolo chiarisce che ciò che rende i cristiani esemplari e attrattivi è la misericordia di Dio che si è manifestata in Gesù Cristo: un amore grande per tutti, gratuito, generoso, pieno di zelo, per la salvezza di tutti. È questo il Vangelo, ossia la buona notizia, che Tito deve mostrare a tutti con la parola e con l’esempio.
Preghiera con Maria, madre del Signore

