Leggi le letture del giorno e il commento di Monsignor Vincenzo Paglia
Lettura
Salmo Responsoriale
Vangelo
Il commento di Monsignor Vincenzo Paglia
Proverbi 30,5-9. I detti di Agur
Il capitolo 30 del libro dei Proverbi contiene una raccolta attribuita ad Agur. Il testo si fa carico di insegnamenti cresciuti in diversi periodi della storia di Israele e che sono offerti alla meditazione del lettore. La prima parte del capitolo si sofferma su due aspetti della ricerca della sapienza. L’autore sottolinea anzitutto la fatica che compie chi ricerca la sapienza: «Sono stanco», ripete più volte colui che cerca. In verità tutti siamo poca cosa davanti alla grandezza di Dio e alla difficoltà di cogliere la sua sapienza. Non siamo mai abbastanza intelligenti per capirne la volontà: «Sono il più stupido degli uomini e non ho intelligenza umana; non ho imparato la sapienza e la scienza del Santo non l’ho conosciuta». Chi infatti la può conoscere? «Ogni Parola di Dio è purificata nel fuoco; egli è scudo per chi in lui si rifugia. Non aggiungere nulla alle sue parole». Noi siamo abituati ad aggiungere del nostro alla Parola di Dio. Talvolta persino la pieghiamo alle nostre idee, ai nostri piani e progetti, privandola così della sua forza di trasformazione. L’invito è anzitutto ad ascoltare la Parola di Dio. Essa ci impedisce di cadere nella «falsità» e nella «menzogna». Dall’ascolto sgorga anche la sapienza per seguire le vie del Signore. La Parola di Dio aiuta anche a un uso sapiente della parola umana. È questo il senso dell’invito a non «calunniare». Come pure le indicazioni degli ultimi versetti che mostrano le conseguenze di chi non accoglie la Parola di Dio. «C’è gente» che «maledice» invece di benedire. È sorprendente l’attualità di queste parole in un’epoca di aggressività del linguaggio. Quanta violenza si genera dalle parole contro i poveri: parole di disprezzo, di condanna, volte a toglierli dalla nostra presenza. Ma il Signore è il loro custode e la loro difesa e noi, insieme con lui, ci facciamo carico delle loro sofferenze, perché sia resa loro giustizia.
Preghiera con i santi

