Il sapiente ha un cuore misericordioso
Il sapiente ha un cuore misericordioso
M Mons. Vincenzo Paglia
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Lettura 


Salmo Responsoriale


Vangelo  


Il commento di Monsignor Vincenzo Paglia

Proverbi 21,1-6.10-13. Il sapiente ha un cuore misericordioso

Il credente, se vuole avere la sapienza del cuore, deve imparare umilmente ogni giorno a discernere ciò che è giusto agli occhi di Dio e a praticarlo nella sua vita: è il senso della raccolta di proverbi che oggi la liturgia propone alla nostra attenzione. L’autore sacro avverte fin dall’inizio che è il Signore che guida il cuore del credente: «Il cuore del re – posto qui come esempio del credente – è un corso d’acqua in mano al Signore: lo dirige dovunque egli vuole». Il testo riecheggia l’opera del contadino che, per far arrivare l’acqua in tutte le parti del campo, dirige i canali dell’acqua di volta in volta perché nessuna ne sia priva e il raccolto sia abbondante. Così è l’opera del Signore. E a lui va lasciata l’iniziativa. È nota all’autore sacro la tentazione dell’orgoglio e dell’autosufficienza: «Agli occhi dell’uomo ogni sua via sembra diritta». In verità, non è così, perché è il Signore a stabilire se le vie che portano alla vita o alla morte: «Chi scruta i cuori è il Signore». Il sapiente è pertanto colui che cerca di leggere le vicende di questo mondo con gli occhi stessi di Dio, lasciandosi illuminare dalla Parola di Dio di cui deve nutrirsi ogni giorno. L’autore sacro richiama il primato dell’attenzione ai più poveri. Il loro grido non lascia mai il cuore di Dio indifferente. Il credente deve apprendere bene l’importanza della predilezione da avere per i poveri: da essa dipende lo stesso rapporto con Dio. Infatti: «Chi chiude l’orecchio al grido del povero invocherà a sua volta e non otterrà risposta».

Preghiera con Maria, madre del Signore