Se Cristo non è risorto è vana la vostra fede
Se Cristo non è risorto è vana la vostra fede
M Mons. Vincenzo Paglia
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Salmo Responsoriale


Vangelo  


Il commento di Monsignor Vincenzo Paglia

1Corinzi 15,12-20. Se Cristo non è risorto è vana la vostra fede

L’apostolo ha compreso la centralità della risurrezione di Gesù nel mistero della salvezza dell’intera creazione. La risurrezione di Gesù non è una dimensione simbolica. È una realtà. Con Gesù risorto inizia il mondo nuovo di Dio, il mondo di cui Gesù risorto è la «primizia», come l’apostolo ribadisce: «Ora, invece, Cristo è risorto dai morti, primizia di coloro che sono morti». La Pasqua di Gesù divide la storia in due: quella prima della risurrezione che è sotto la schiavitù del male e della morte e quella che inizia dal mattino di Pasqua con la risurrezione di Gesù con il suo vero corpo. È iniziato il tempo dei figli della risurrezione: di quel nuovo mondo che alla fine dei tempi l’Apocalisse scrive come i cieli nuovi e la terra nuova (Ap 21,1). Gesù è il «primogenito» dei risorti e della creazione risorta. Il mistero della risurrezione è la novità cristiana che l’apostolo ha voluto fosse il cuore della sua predicazione. La risurrezione dei corpi significa che la risurrezione non fugge il mondo, lo fa risorgere. Il mondo della risurrezione resta umano. Ma, appunto, ri-creato, ri-sorto, ossia senza più i limiti del mondo perché accolti nella gloria di Dio. L’apostolo è consapevole che la predicazione della risurrezione dei morti è la «buona notizia» che mentre libera dalla paura della morte, impegna a essere figli della risurrezione fin da ora. Il legame tra l’oggi e l’oltre è dato dal filo d’oro dell’amore, dell’agape di Dio, che è più forte della morte e non ha più fine.

Preghiera della santa croce