Santificare il nome del Signore
Santificare il nome del Signore
M Mons. Vincenzo Paglia
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Lettura: Ez 36,23-28 | Santificherò il mio nome grande, profanato fra le nazioni, profanato da voi in mezzo a loro. Allora le nazioni sapranno che io sono il Signore – oracolo del Signore Dio –, quando mostrerò la mia santità in voi davanti ai loro occhi. Vi prenderò dalle nazioni, vi radunerò da ogni terra e vi condurrò sul vostro suolo. Vi aspergerò con acqua pura e sarete purificati; io vi purificherò da tutte le vostre impurità e da tutti i vostri idoli, vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo, toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne. Porrò il mio spirito dentro di voi e vi farò vivere secondo le mie leggi e vi farò osservare e mettere in pratica le mie norme. Abiterete nella terra che io diedi ai vostri padri; voi sarete il mio popolo e io sarò il vostro Dio. 


Salmo Responsoriale

R. Vi aspergerò con acqua pura e sarete purificati.

Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo.
Non scacciarmi dalla tua presenza
e non privarmi del tuo santo spirito.
R. Vi aspergerò con acqua pura e sarete purificati.

Rendimi la gioia della tua salvezza,
sostienimi con uno spirito generoso.
Insegnerò ai ribelli le tue vie
e i peccatori a te ritorneranno.
R. Vi aspergerò con acqua pura e sarete purificati.

Tu non gradisci il sacrificio;
se offro olocausti, tu non li accetti.
Uno spirito contrito è sacrificio a Dio;
un cuore contrito e affranto tu, o Dio, non disprezzi.
R. Vi aspergerò con acqua pura e sarete purificati.


Vangelo: Mt 22,1-14 | Gesù riprese a parlare loro con parabole e disse: Il regno dei cieli è simile a un re, che fece una festa di nozze per suo figlio. Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non volevano venire. Mandò di nuovo altri servi con quest'ordine: “Dite agli invitati: Ecco, ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e gli animali ingrassati sono già uccisi e tutto è pronto; venite alle nozze!”. Ma quelli non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. Allora il re si indignò: mandò le sue truppe, fece uccidere quegli assassini e diede alle fiamme la loro città. Poi disse ai suoi servi: “La festa di nozze è pronta, ma gli invitati non erano degni; andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze”. Usciti per le strade, quei servi radunarono tutti quelli che trovarono, cattivi e buoni, e la sala delle nozze si riempì di commensali. Il re entrò per vedere i commensali e lì scorse un uomo che non indossava l’abito nuziale. Gli disse: “Amico, come mai sei entrato qui senza l’abito nuziale?”. Quello ammutolì. Allora il re ordinò ai servi: “Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”. Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti.


Il commento di Monsignor Vincenzo Paglia

Ezechiele 36,23-28. Santificare il nome del Signore

Il profeta riporta le parole di Dio al suo popolo: «Santificherò il mio nome grande, profanato fra le nazioni, profanato da voi in mezzo a loro». Il comportamento peccaminoso di Israele coinvolge Dio stesso: è come deturparlo, infangarlo. Dio stesso interverrà purificando Israele e rendendolo testimone della santità di Dio e del suo nome. Nel Padre Nostro Gesù ci insegna a dire: «Sia santificato il tuo nome». Santificare il nome di Dio significa prendere parte alla sua santità, entrare in comunione con lui, che è Signore onnipotente e misericordioso. Dio vuole renderci partecipi della sua santità, che non è solo separazione, perché egli è altro da noi, ma insieme è comunione di vita e di amore. Compie alcuni gesti che indicano questa volontà di Dio per il suo popolo disperso, privato del dono della terra, segno dell’alleanza di Dio. «Vi prenderò dalle nazioni, vi radunerò da ogni terra e vi condurrò sul vostro suolo: «ecco il primo gesto di amore di Dio, il raduno dalla dispersione, la ricostituzione del popolo disperso in unità. «Vi aspergerò con acqua pura e sarete purificati»: l’incontro con il Signore rende popolo e purifica dal peccato che separa da Dio e dai fratelli. Infine: «Vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo, toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne». Abbiamo bisogno di essere purificati nei pensieri, nei sentimenti, nelle azioni che compiamo, perché a volte anche il nostro cuore diventa di pietra, duro davanti agli altri, soprattutto di fronte al dolore, alla sofferenza, ai poveri. Il Signore con la sua Parola ci dona un cuore di carne, un cuore come il suo, capace di compassione e di misericordia.

Preghiera per la Chiesa