Leggi le letture del giorno e il commento di Monsignor Vincenzo Paglia
Lettura: Mi 6,1-4.6-8 |
Salmo Responsoriale
Vangelo: Mt 12,38-42 |
Il commento di Monsignor Vincenzo Paglia
Memoria del profeta Elia che fu rapito in cielo e lasciò a Eliseo il suo mantello. Nella basilica di Santa Maria in Trastevere si prega per la pace.
Michea 6,1-4.6-8. Il lamento di Dio
«Popolo mio, che cosa ti ho fatto? In che cosa ti ho stancato? Rispondimi». Più che un’accusa è il lamento di Dio che non si dà pace per il tradimento del suo popolo. Ha fatto tutto per liberarlo dalla schiavitù dell’Egitto. Lo ha poi accompagnato durante il cammino nel deserto sino a condurlo alla terra promessa. Eppure Israele, dimenticando questa fedeltà misericordiosa di Dio, ha preferito allontanarsi e percorrere testardamente le sue vie, che erano altre da quelle del Signore. L’orgoglio dell’affermazione di sé rende ciechi e stolti. La liturgia della Chiesa ha compreso la profondità dell’amarezza di questo lamento d’amore di Dio e lo ripropone nella celebrazione del Venerdì Santo di fronte alla morte del Figlio: «Popolo mio, che cosa ti ho fatto?». È dalla croce che il Signore Gesù, con questo ritornello, interroga ciascuno di noi sulla propria lontananza. Mentre la sua storia con noi è una vicinanza di amore senza limiti, la nostra storia con lui è una storia fredda, distaccata e a volte anche crudele. In questo lamento di Gesù, tuttavia, non c’è il tono della condanna, c’è solo un amore che non si dà pace per la nostra distanza e la nostra freddezza. Ascoltiamo queste parole con attenzione e lasciamoci toccare il cuore e risponderemo – anche nel mezzo del processo che si sta celebrando – come il profeta suggerisce: «Con che cosa mi presenterò al Signore, mi prostrerò al Dio altissimo?». Davanti alla voce del Signore che ci ricorda la sua fedeltà e il suo amore, ogni credente deve sentire innanzitutto il proprio peccato e la propria inadeguatezza. Come ricambiare l’amore del Signore? Le parole del profeta illuminano i nostri passi: «Uomo, ti è stato insegnato ciò che è buono e ciò che richiede il Signore da te: praticare la giustizia, amare la bontà, camminare umilmente con il tuo Dio». Per vivere tutto questo siamo chiamati ad apprendere «ciò che è buono».
Preghiera per la pace

