Leggi le letture del giorno e il commento di Monsignor Vincenzo Paglia
Lettura: Is 7,1-9 |
Salmo Responsoriale
R. Dio ha fondato la sua città per sempre.
Grande è il Signore e degno di ogni lode
nella città del nostro Dio.
La tua santa montagna, altura stupenda,
è la gioia di tutta la terra.
R. Dio ha fondato la sua città per sempre.
Il monte Sion, vera dimora divina,
è la capitale del grande re.
Dio nei suoi palazzi
un baluardo si è dimostrato.
R. Dio ha fondato la sua città per sempre.
Ecco, i re si sono alleati,
avanzavano insieme.
Essi hanno visto:
atterriti, presi dal panico, sono fuggiti.
R. Dio ha fondato la sua città per sempre.
Là uno sgomento li ha colti,
doglie come di partoriente,
simile al vento orientale,
che squarcia le navi di Tarsis.
R. Dio ha fondato la sua città per sempre.
Vangelo: Mt 11,20-24 |
Il commento di Monsignor Vincenzo Paglia
Isaia 7,1-9. Invito a credere
Il piccolo Regno di Giuda rischia di entrare presto in guerra. L’esercito arameo si era accampato nei monti vicini e si apprestava ad assediare Gerusalemme. Il Signore, attraverso il profeta, vuole salvare Israele dalla distruzione e manda Isaia dal re Acaz. Il re avrebbe dovuto accogliere Isaia come vero profeta del Signore quando gli disse per calmare la sua paura: «Fa’ attenzione e sta’ tranquillo, non temere e il tuo cuore non si abbatta». La tranquillità del credente ha senso solo perché poggia sulla certezza dell’amore di Dio che non abbandona il suo popolo alla rovina. Più avanti Isaia dirà: «Nella conversione e nella calma sta la vostra salvezza, nell’abbandono confidente sta la vostra forza» (30,15). L’appello alla fede è centrale in tutta la vicenda biblica, come anche in questo passaggio del profeta che parla in nome di Dio al re: la salvezza sua e della sua stirpe sarebbe stata assicurata solo dalla sua fiducia in Dio. Il re scelse, invece, di confidare solo sulla sua abilità di uomo politico. La forza della fede è sconosciuta a chi è abituato a confidare solo in se stesso e nelle proprie forze. Il credente sa bene che non sono né le alleanze umane né l’agitata ricerca di sicurezze, a proteggere e garantire un futuro di pace per il popolo di Israele. Solo Dio protegge perché è più forte delle forze del male. Nel testo le parole sono chiare: «Così dice il Signore Dio: Ciò (ossia la distruzione di Gerusalemme da parte dei nemici) non avverrà e non sarà!». Gli uomini e le donne di fede possono essere costruttori di pace e di sicurezza se si affidano a Dio e alla sua Parola. I credenti non solo sono liberi dalla paura, ma possono resistere al male e vincerlo. Il grande teologo protestante del secolo scorso, Dietrich Bonhoeffer, ucciso dai nazisti, amava dire che il Vangelo rende non solo buoni ma anche forti.
Preghiera con Maria, madre del Signore

