Declino di Salomone
Declino di Salomone
M Mons. Vincenzo Paglia
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Lettura: 1Re 11,4-13 | Quando Salomone fu vecchio, le sue donne gli fecero deviare il cuore per seguire altri dèi e il suo cuore non restò integro con il Signore, suo Dio, come il cuore di Davide, suo padre. Salomone seguì Astarte, dea di quelli di Sidone, e Milcom, obbrobrio degli Ammoniti. Salomone commise il male agli occhi del Signore e non seguì pienamente il Signore come Davide, suo padre. Salomone costruì un'altura per Camos, obbrobrio dei Moabiti, sul monte che è di fronte a Gerusalemme, e anche per Moloc, obbrobrio degli Ammoniti. Allo stesso modo fece per tutte le sue donne straniere, che offrivano incenso e sacrifici ai loro dèi. Il Signore, perciò, si sdegnò con Salomone, perché aveva deviato il suo cuore dal Signore, Dio d'Israele, che gli era apparso due volte e gli aveva comandato di non seguire altri dèi, ma Salomone non osservò quanto gli aveva comandato il Signore. Allora disse a Salomone: "Poiché ti sei comportato così e non hai osservato la mia alleanza né le leggi che ti avevo dato, ti strapperò via il regno e lo consegnerò a un tuo servo. Tuttavia non lo farò durante la tua vita, per amore di Davide, tuo padre; lo strapperò dalla mano di tuo figlio. Ma non gli strapperò tutto il regno; una tribù la darò a tuo figlio, per amore di Davide, mio servo, e per amore di Gerusalemme, che ho scelto".


Salmo Responsoriale

R. Ricordati di noi, Signore, per amore del tuo popolo.

Beati coloro che osservano il diritto
e agiscono con giustizia in ogni tempo.
Ricòrdati di me, Signore, per amore del tuo popolo,
visitami con la tua salvezza.
R. Ricordati di noi, Signore, per amore del tuo popolo.

I nostri padri si mescolarono con le genti
e impararono ad agire come loro.
Servirono i loro idoli
e questi furono per loro un tranello.
R. Ricordati di noi, Signore, per amore del tuo popolo.

Immolarono i loro figli
e le loro figlie ai falsi dèi.
L’ira del Signore si accese contro il suo popolo
ed egli ebbe in orrore la sua eredità.
R. Ricordati di noi, Signore, per amore del tuo popolo.


Vangelo: Mc 7,24-30 | 

Partito di là, andò nella regione di Tiro. Entrato in una casa, non voleva che alcuno lo sapesse, ma non poté restare nascosto. Una donna, la cui figlioletta era posseduta da uno spirito impuro, appena seppe di lui, andò e si gettò ai suoi piedi. Questa donna era di lingua greca e di origine siro-fenicia. Ella lo supplicava di scacciare il demonio da sua figlia. Ed egli le rispondeva: "Lascia prima che si sazino i figli, perché non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini". Ma lei gli replicò: "Signore, anche i cagnolini sotto la tavola mangiano le briciole dei figli". Allora le disse: "Per questa tua parola, va': il demonio è uscito da tua figlia". Tornata a casa sua, trovò la bambina coricata sul letto e il demonio se n'era andato


Il commento di Monsignor Vincenzo Paglia

1 Re 11,4-13. Declino di Salomone

Salomone «commise il male agli occhi del Signore e non seguì pienamente il Signore come Davide, suo padre». In questo giudizio sta la ragione della triste fine di Salomone e del suo regno. Ma tutto ciò non accadde per caso e neppure all’improvviso. Il peccato, come del resto anche la conversione, ha una sua storia legata al cuore di ogni credente. E non è mai una storia sciolta dai rapporti con gli altri: siamo tutti vicendevolmente legati sia nel bene come anche nel male. Salomone si era lasciato attrarre e poi dominare dalla logica perversa che si innesta ogni qualvolta si cede all’orgoglio. Si inizia con la schiavitù del denaro e delle ricchezze, per passare poi al poco rispetto per gli altri e quindi alla soddisfazione personale che nella sessualità trova un campo più che fecondo. Salomone si costruisce un harem numerosissimo. È vero che per un antico monarca questo significava espressione di ricchezza e di potenza, tanto più se le donne provenivano da altri popoli. Ma il problema si aggravava perché questa schiavitù del denaro, della ricchezza e del sesso, portò il cuore di Salomone lontano da Dio. Non a caso l’autore nota, già all’inizio, che Salomone «amò» non solo la figlia del Faraone ma tante altre. E furono proprio loro che «gli fecero deviare il cuore per seguire altri dèi e il suo cuore non restò integro con il Signore, suo Dio, come il cuore di Davide, suo padre». Il problema è sempre il cuore. Anche Gesù dirà: «Dov’è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore» (Mt 6,21). Per Salomone il cuore non stava più in Dio: il cedimento all’orgoglio e all’amore per se stesso lo hanno portato lontano. Se avesse ascoltato e accolto quanto la Parola di Dio diceva nel Deuteronomio non sarebbe caduto nell’idolatria. Il Deuteronomio prescrive a proposito del re: «Egli non dovrà procurarsi un gran numero di cavalli né far tornare il popolo in Egitto per procurarsi un gran numero di cavalli... perché il suo cuore non si smarrisca; non abbia grande quantità di argento e di oro» (Dt 17,16-17). Salomone trasgredisce queste disposizioni: fa venire i cavalli dall’Egitto, si procura una grande ricchezza. Salomone si è a tal punto lasciato trascinare dall’orgoglio del potere da non lasciare spazio alcuno né al Signore né alla sua misericordia. Davide aveva peccato anche lui, ma riconobbe il suo peccato ascoltando il profeta e chiese perdono. Salomone finì nella tristezza e i suoi figli pagarono per il suo peccato l’altissimo prezzo delle divisioni del regno.

Preghiera per la Chiesa