Vangelo (Mt 23,13-22) - In quel tempo, Gesù parlò dicendo: «Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che chiudete il regno dei cieli davanti alla gente; di fatto non entrate voi, e non lasciate entrare nemmeno quelli che vogliono entrare. Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che percorrete il mare e la terra per fare un solo prosèlito e, quando lo è divenuto, lo rendete degno della Geènna due volte più di voi. Guai a voi, guide cieche, che dite: “Se uno giura per il tempio, non conta nulla; se invece uno giura per l’oro del tempio, resta obbligato”. Stolti e ciechi! Che cosa è più grande: l’oro o il tempio che rende sacro l’oro? E dite ancora: “Se uno giura per l’altare, non conta nulla; se invece uno giura per l’offerta che vi sta sopra, resta obbligato”. Ciechi! Che cosa è più grande: l’offerta o l’altare che rende sacra l’offerta? Ebbene, chi giura per l’altare, giura per l’altare e per quanto vi sta sopra; e chi giura per il tempio, giura per il tempio e per Colui che lo abita. E chi giura per il cielo, giura per il trono di Dio e per Colui che vi è assiso».
Il commento al Vangelo a cura di Monsignor Vincenzo Paglia
Questa pagina evangelica, che fa parte degli ultimi discorsi di Gesù prima della passione, riporta alcune invettive contro gli scribi e i farisei. Cosa vuol dire che Gesù “inveisce” contro qualcuno? Non sono parole rivolte contro persone, ma contro i loro atteggiamenti. La severità dell’ammonimento è parte dell’azione pastorale. «Guai a voi», perciò, non è anzitutto una minaccia, è piuttosto un avvertimento per non perseverare nell’errore. Potremmo tradurre: “State attenti a come vivete!”. Gesù rivolge parole dure a coloro che si credono giusti nella speranza di aiutarli finalmente a vedere e a sentire chi ha bisogno di aiuto e di sostegno. «Guai a voi» è l’estremo tentativo per rendere consapevole chi diffida, chi si chiude, chi pensa che il male sia negli altri, non anche in lui. Tutti dovremmo prendere sul serio queste ammonizioni di Gesù e comprenderle come l’estremo tentativo di farci rientrare in noi stessi! E dobbiamo anche far giungere queste severe ammonizioni di Gesù al cuore di chi si crede giusto, a posto, pensando di avere le mani pulite anche se, come i sepolcri imbiancati, nasconde la morte dentro. Gesù ci vuole liberi dal male. Solo un amore forte e appassionato sa riconoscere il male ed è capace di scioglierlo perché possiamo incamminarci sulla via del Vangelo.