Mons. Bartoletti Venerabile: grati a Papa Leone

Scritto il 22/11/2025
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Il Card. Zuppi sottolinea l’atto compiuto da Leone XIV con l’autorizzazione a pubblicare il decreto sulle virtù eroiche di Mons. Bartoletti, Segretario Generale della CEI dal 1972 al 1976.

“Esprimo gratitudine a Papa Leone per aver riconosciuto la vita virtuosa vissuta da Mons. Enrico Bartoletti, Segretario Generale della CEI dal 1972 al 1976”. Il Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, Card. Matteo Zuppi, sottolinea con una dichiarazione l’atto compiuto da Leone XIV con l’autorizzazione concessa il 21 novembre a pubblicare il decreto sulle virtù eroiche di Mons. Bartoletti, proclamato dunque Venerabile. “Nel suo servizio alle Chiese in Italia – ricorda il Card. Zuppi – ha concretizzato lo spirito conciliare, dandone attuazione e permeando tutte le scelte pastorali dalla Parola di Dio. È stato questo il primo vero piano pastorale a livello nazionale. Di lui che, nel corso del suo ministero ha attraversato una fase delicata della vita sociale e politica del Paese e ha accompagnato il cammino di rinnovamento ecclesiale, ci restano l’amore per la Chiesa e la capacità di vivere la speranza incarnata”. Il profondo legame con Paolo VI, rimarca, “è testimoniato dal gesto compiuto da papa Montini alla morte di Bartoletti: il giorno successivo, il 6 marzo 1976, giunse nella cappella della CEI per sostare in preghiera davanti alla salma, lì esposta alla venerazione di vescovi, sacerdoti, fedeli ed esponenti del mondo cattolico”.
Nel momento in cui le comunità ecclesiali, conclude il Presidente, “si apprestano a vivere, insieme a noi Pastori, una nuova fase del Cammino sinodale, riecheggiano le parole di Mons. Bartoletti: ‘la Chiesa è essenzialmente «comunione» – ossia reale unione d’amore – nel suo duplice riferimento: comunione in
Cristo con Dio e comunione in Cristo coi credenti in Lui e, virtualmente, con tutta l’umanità’. Allo stesso modo, mentre ci apprestiamo a concludere il Giubileo dedicato alla speranza, torna alla mente il suo motto episcopale ‘In spe fortitudo’ che fissa in modo chiaro e profetico l’orizzonte del nostro camminare e del nostro agire”.