AGI - Dalle nozze in vigne o uliveti alla fornitura di piante e fiori sostenibili, fino alle innovazioni come i fiori "da bere", ormai il fenomeno dell'"agri wedding" vale oggi oltre 300 milioni di euro e rappresenta una delle nuove frontiere del florovivaismo italiano. È quanto emerge da una stima di Coldiretti e Consulta florovivaistica in occasione dell'apertura del Congresso nazionale del Fiore che per tre giorni vedrà riuniti a Pompei e a Castellammare di Stabia i massimi esperti del settore per condividere conoscenze, innovazioni e visioni future sulla floricoltura italiana.
Presenti, tra gli altri, il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, il presidente della Consulta florovivaistica, Mario Faro, con la coordinatrice Nada Forbici, il ministro dell'Agricoltura e della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, e il presidente di Ice, Matteo Zoppas, in collegamento video.
Un focus è dedicato proprio agli aspetti innovativi come il settore dell'"agri wedding", ovvero il giro d'affari legato alla fornitura di fiori e piante per le cerimonie e all'organizzazione di matrimoni direttamente negli agriturismi. Pompei e Castellammare ospitano veri e propri allestimenti artistici realizzati da alcuni tra i massimi esperti del settore del flower design. La nuova tendenza vede peraltro affiancare all'utilizzo dei tradizionali fiori anche quello delle piante, in una prospettiva più attenta alla sostenibilità. E in questa direzione va il ricorso a materiali riciclabili a basso impatto ambientale così come la possibilità di dare agli addobbi floreali una "seconda vita" sia nelle case che all'aperto.
Innovazioni nei banchetti: fiori eduli e da bere
Ad arricchire l'offerta - evidenzia Coldiretti - ci sono anche attività innovative legate all'organizzazione dei banchetti. Il più noto è quello dei fiori eduli, utilizzati per arricchire di colore e gusto le ricette. Ma ai fiori "da mangiare" si sono affiancati anche quelli "da bere". I petali vengono fatti macerare e poi usati per la preparazione di cocktail e aperitivi. Il che costituisce una proposta che si abbina all'organizzazione dei matrimoni direttamente nelle aziende agricole, proponendo location immerse nella natura come vigne, campagne e fattorie, dove oltre all'allestimento floreale si valorizzano prodotti locali e la sostenibilità ambientale. Questa tendenza, nata come una nicchia circa un anno e mezzo fa, sta crescendo rapidamente e costantemente, diventando sempre più popolare tra chi desidera nozze legate alla natura e al territorio, sulla scia della centralità acquisita dal matrimonio green.
Piante per la salute e la qualità dell'aria
Un'altra nuova frontiera è poi rappresentata dal ruolo delle piante nella tutela della salute. Una ricerca promossa da Coldiretti e Istituto di Bioeconomia del Cnr per "misurare" i benefici delle piante all'interno degli edifici scolastici ha dimostrato come l'introduzione di alcune specifiche varietà di piante come Sansevieria, la Chamadorea, Yucca, Ficus e la Schefflera fa crollare di un quinto le concentrazioni di CO2, mentre sono scese del 15% quelle di polveri sottili pm2,5.
I numeri record del florovivaismo italiano
La forte propensione all'innovazione conferma poi i record di un florovivaismo italiano che nel 2024 ha raggiunto il valore di 3,3 miliardi di euro, grazie al lavoro delle 19mila imprese impegnate a produrre su una superficie di 30mila ettari, secondo l'analisi della Coldiretti. Un traino importante viene dall'export, che quest'anno arriverà a sfiorare il valore di 1,3 miliardi, con un aumento del 4% rispetto al 2024, un dato sulla base di una proiezione Coldiretti su dati Istat relativi ai primi nove mesi 2025.
Strategie per sostenere la crescita del settore
La crescita del settore va comunque sostenuta, e a tal proposito la Consulta florovivaistica della Coldiretti ha elaborato un piano di misure, a cominciare dal favorire l'innovazione tecnologica per migliorare produttività e sostenibilità, con investimenti in sistemi digitali e tecnologie smart; rafforzare l'export, sfruttando programmi di internazionalizzazione per ampliare la quota sui mercati esteri; promuovere il marchio Made in Italy per aumentare la riconoscibilità e il valore dei prodotti italiani. È considerato importante ampliare l'offerta con servizi personalizzati, come quelli legati al wedding e appunto "agri wedding", che vedono una domanda in crescita. Parallelamente, viene suggerito che vanno potenziate le strategie di marketing digitale e e-commerce per raggiungere nuovi clienti. Infine, la formazione continua e la partecipazione a fiere di settore sono ritenute fondamentali per mantenere competenze aggiornate e creare sinergie, puntando a una crescita sostenibile e competitiva del comparto florovivaistico nazionale.

