Forte di un musical in cartellone a Broadway da oltre vent’anni, l’adattamento cinematografico di “Wicked” si è rivelato una scommessa vinta. Nel 2024 “Wicked. Parte 1” ha incassato 750 milioni di dollari a livello globale e 10 nomination agli Oscar. Dal 19 novembre è nei cinema con Universal Pictures “Wicked. Parte 2”, capitolo finale che racconta il regno di Oz attraverso l’amicizia-rivalità tra la strega Elphaba e la scintillante Glinda. Alla regia Jon M. Chu, protagoniste Cynthia Erivo e Ariana Grande. In arrivo anche la commedia italiana “Oi Vita Mia”, che apre ufficialmente la corsa al box office natalizio. Il film segna l’esordio alla regia del duo comico Pio e Amedeo, anche interpreti e autori del copione. I comici pugliesi, con la loro consueta cifra ironico-irriverente, si muovono su un binario narrativo di respiro sociale che mette in dialogo giovani e anziani. Commedia semplice, dall’umorismo ruvido e sdolcinato.
“Wicked. Parte 2” (Cinema, dal 19.11.25)
“La narrazione di Wicked ruota attorno alla decisione di un personaggio, Elphaba, di alzarsi, da sola, in opposizione alla crudeltà verso gli altri. Elphaba non è diversa da Atticus Finch nelle vicende di ‘Il buio oltre la siepe’, che si oppone a ciò che è ingiusto, indipendentemente dai costi personali”. Il regista Jon M. Chu traccia la linea narrativa del secondo e ultimo capitolo di “Wicked”. Dopo il successo globale della prima parte, suggellato da 10 candidature agli Oscar e due statuette vinte (costumi e scenografie), “Wicked. Parte 2” ha la strada spianata per eguagliare, se non superare, il precedente. Il film poggia sulle interpretazioni di Cynthia Erivo e Ariana Grande, affiancate da Michelle Yeoh, Jeff Goldblum e Jonathan Bailey.
La storia. Città di Smeraldo, Elphaba vive in fuga dopo lo scontro con il Mago di Oz, dopo aver scoperto che è un impostore spalleggiato dalla spregiudicata Madame Morrible. Elphaba è vista come un pericolo, additata come la ‘Strega malvagia dell’Ovest’. La sua ex amica Glinda, invece, seppur priva di arti magiche, viene proposta come la strega buona, custode della serenità di Oz. L’unico a schierarsi con Elphaba è Fiyero, capitano delle guardie di Oz…
“Wicked” è un adattamento cinematografico riuscito, e la seconda parte è decisamente migliore della prima, perché linea di racconto, numeri musicali ed effetti speciali si amalgamano in maniera convincente e avvincente. Se il primo episodio soffriva di raccordi sdolcinati e lungaggini diffuse, questo secondo viaggia invece più spedito, trovando maggiore completezza tra forma e contenuto.
Tornano e si ampliano i vari temi in campo: amicizia, solidarietà, scoperta dell’amore, ma anche derive del potere in chiave autoritaria, paura del diverso, confine tra verità e menzogna, e come sempre la classica polarizzazione bene-male. Chiaro punto di forza sono le performance musicali, in primis quelle di Cynthia Erivo nel ruolo della strega Elphaba: è lei che traina il racconto, imprimendo pathos, grinta e fascino. Nell’insieme, “Wicked. Parte 2” ha una vocazione all’intrattenimento, direzionandosi al pubblico amante del musical e dei racconti puntellati da fantastico. Consigliabile, semplice, per dibattiti.
“Oi Vita Mia” (Cinema, dal 27.11.25)
Ancora una commedia per il duo comico salentino Pio e Amedeo, ma con una novità. Dopo i film “Amici come noi” (2014) di Enrico Lando, “Belli ciao” (2022) e “Come può uno scoglio” (2023) entrambi di Gennaro Nunziante, Pio e Amedeo rimescolano le carte e passano alla regia. Del loro nuovo film “Oi Vita Mia” sono infatti registi, interpreti e autori del copione, che firmano con Emanuele Licitra. Nel cast Lino Banfi, Ester Pantano, Cristina Marino e Luca Argentero. Prodotto da Our Films – Mediawan, PiperFilm e Netflix, il film è nelle sale dal 27 novembre 2025.
La storia. Vieste oggi, Pio gestisce una comunità di recupero per ragazzi. Solare e fiducioso, convinto credente, vede la sua esistenza traballare quando la compagna Francesca lo lascia e la struttura dove lavora viene chiusa. Riesce a convincere il sindaco a spostare la comunità in una parte dei locali della casa di riposo per anziani gestita dall’amico Amedeo, abitudinario, padre di un’adolescente e convinto non credente. L’inizio della convivenza si rivela in salita, ma grazie alla (ritrovata) complicità tra Pio e Amedeo, e all’aiuto dell’anziano Mario, beniamino della struttura, lo scontro diventa rapidamente incontro…
“Vogliamo che il pubblico possa ridere – sottolineano Pio e Amedeo – ma anche riconoscersi, emozionarsi, riflettere. La nostra ambizione è costruire una commedia popolare e allo stesso tempo profonda, accessibile ma non superficiale”. I due comici hanno costruito un racconto di respiro sociale, affrontando temi universali e di stringente attualità, che esplorano e un po’ dissacrano con la loro consueta verve comica: amicizia, amore, solidarietà, famiglia, dialogo genitori-figli, fede, disagio giovanile, condizione della terza età.
Nel film funziona lo scontro-incontro tra giovani e anziani, raccontato in chiave brillante, anche se con qualche scivolata tra il sdolcinato e l’irriverente. Tra i temi in evidenza, quello della condizione della terza età, segnata da fragilità e patologie. Ruolo toccante cesellato da Lino Banfi nei panni di Mario, un anziano con l’Alzheimer che ogni giorno filma con la sua telecamera gli accadimenti e tiene così stretti i ricordi esposti all’usura della malattia. Va segnalato che in uno dei raccordi finali la regia suggerisce una traiettoria insidiosa e divisiva, che avrebbe meritato ben altro approfondimento. Nell’insieme, il film è una commedia scanzonata e brillante, furba e simpaticamente irriverente. Consigliabile, problematico, per dibattiti.

