Torna oggi, sabato 15 novembre, l’appuntamento con la Giornata nazionale della Colletta alimentare. L’iniziativa, promossa dalla Fondazione Banco Alimentare Ets per sensibilizzare, con un gesto concreto, sul problema della povertà, giunge alla 29ª edizione e aderisce alla Giornata mondiale dei poveri 2025 indetta da Papa Leone XIV.
In quasi 12mila supermercati in tutta Italia, circa 160mila volontari del Banco Alimentare, riconoscibili dalla pettorina arancione, inviteranno ad acquistare prodotti a lunga conservazione come olio, verdure e legumi in scatola, conserve di pomodoro e sughi pronti, tonno e carne in scatola, alimenti per l’infanzia e riso. Quanto raccolto sarà poi distribuito a oltre 7.600 organizzazioni partner territoriali convenzionate, tra cui mense per i poveri, case-famiglia, comunità per minori, centri d’ascolto e unità di strada.
L’edizione 2025 vedrà la partecipazione del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella che, oltre all’alto patronato, anche quest’anno ha inviato una donazione.
(Foto Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)
In vista della partenza dell’iniziativa, il Sir ha interpellato il presidente della Fondazione Banco Alimentare, Marco Piuri: “Come ogni anno – spiega – abbiamo cercato di aumentare il numero dei punti vendita partecipanti e, di conseguenza, delle squadre dei volontari: restiamo nell’ordine dei 12mila punti vendita e delle 160mila pettorine circa, in tutta Italia. Quest’anno poi abbiamo ricevuto il grande regalo della donazione del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Un onore che dà una bella spinta all’iniziativa, ma anche un messaggio potentissimo e un esempio che spero seguano in molti. L’organizzazione è la consueta:
le novità di quest’anno invece si devono purtroppo riscontrare nel fenomeno a cui cerchiamo in qualche modo di fare fronte. Si registra, infatti, una preoccupante crescita della povertà nella parte di popolazione non marginalizzata. Oggi lo spettro dell’indigenza aleggia anche su persone che lavorano, che hanno magari una casa di proprietà, ma che non riescono a far fronte all’aumento dei costi.
Lo si è riscontrato particolarmente sul fronte della spesa alimentare. Sono usciti recentemente dati Istat molto chiari: dal 2021 a oggi c’è stato un incremento del costo degli alimenti anche superiore al 25%, più alto del tasso di inflazione generale”.
“Al di là del risultato materiale della raccolta – prosegue Piuri – credo che vada sottolineata la componente di sensibilizzazione che la Colletta porta con sé:
sono circa 5 milioni le persone che nel 2024 hanno fatto una donazione,
secondo le nostre stime. Quindi, 5 milioni di incontri con i nostri volontari: spesso non ci si limita alla consegna di un sacchetto di prodotti, ma c’è uno scambio di informazioni, di umanità. Ecco, io credo che questo contribuisca a creare una grande rete di solidarietà che deve rappresentare il lascito più importante. Facendo la spesa e partecipando alla Colletta si può dire che si sta raccogliendo cibo per il vicino di casa, per la famiglia accanto. Partecipare è un gesto semplice e inclusivo, lo possono fare tutti ed ha un significato importante: sto facendo la spesa, ma mi sto anche prendendo cura di qualcun altro. È questa consapevolezza il risultato più importante”.
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